Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Fisco, anche i Comuni contro l’evasione

Fonte: La Nuova Sardegna
6 novembre 2008

GIOVEDÌ, 06 NOVEMBRE 2008

Pagina 2 - Cagliari



Patto con l’Agenzia delle entrate Le notizie utili saranno «pagate»




MARIO GIRAU

CAGLIARI. Sempre troppo alte evasione ed elusione fiscali, il sogno di tutti i ministri delle Finanze e dei cittadini onesti è sempre lo stesso: trasformare lo slogan “pagare tutti per pagare meno” in una felice realtà. “Yes, we can”, si può fare, dicono i Comuni stringendo un’alleanza, questa volta mai tanto santa, anche se si tratta di vil moneta, con l’Agenzia delle Entrate.
Un “do ut des“, anzi, vista la materia, un vero e proprio baratto: l’amministrazione comunale fornisce indicazioni utilizzabili dall’Agenzia delle entrate nell’accertamento dei tributi erariali, il braccio fiscale del Governo ricambia con il 30% del riscosso. Il protocollo d’intesa per la realizzazione di un progetto di collaborazione per il contrasto e la lotta all’evasione fiscale nel territorio dell’isola è stato firmato ieri da Tore Cherchi, presidente dell’Anci Sardegna, e da Guglielmo Montone, direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate. Spetta ora a ciascuno dei 377 Comuni sardi accettare o meno questa collaborazione.
In tempi di vacche magre per i Comuni - sui quali piovono tagli statali di ogni genere con l’abolizione generalizzata dell’Ici che ha fatto sparire un plafond di risorse essenziali per le comunità locali - la possibilità di qualche salutare boccata d’ossigeno finanziario non si può scartare. «Come Comune - ha spiegato il sindaco di Carbonia - abbiamo un duplice interesse verso questa iniziativa: più entrate significa riduzione del prelievo fiscale per i nostri cittadini e migliorare il numero e la qualità dei servizi; aiutare lo Stato a snidare gli evasori. Se si vuole mantenere il welfare statale dobbiamo apprestarci a un lavoro di lunga lena alla ricerca di ogni forma di evasione. E’ una battaglia culturale e di giustizia in difesa dei cittadini onesti». Tanto più urgente in tempi di federalismo fiscale.
Davanti al confessionale dell’Agenzia delle Entrate anche la Sardegna qualche peccato grave di evasione ed elusione lo deve accusare. Nel periodo 1998-2002 nella nostra isola è stata evasa una somma media pari al 54,71% di quanto effettivamente dichiarato. Tra i fedelissimi al “date a Cesare quel è di Cesare” lavoratori e pensionati. Nel 2006, infatti, il 75% del gettito Irpef regionale era assicurato da persone con reddito non superiore a 26 mila euro/anno. A livello nazionale le mancate entrate dell’erario corrispondono a 7 punti di PIL, cioè tra il 15-20% di tutti gli introiti fiscali raccolti.
Il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate ha illustrato i punti principali del protocollo. Le segnalazioni dei comuni dovranno riguardare atti, fatti e attività imprenditoriali che evidenzino comportamenti evasivi ed elusivi e che non siano già disponibili nella banca dati dell’Agenzia. Diversi i settori d’intervento dove l’aiuto dei Comuni potrà risultare significativo: commercio e professioni, urbanistica, edilizia e mercato immobiliare, residenze fittizie all’estero, disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva, magari con l’ausilio del “redditometro”. L’agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei Comuni che ne faranno richiesta flussi informativi riguardanti bonifici bancari e postali per ristrutturazioni edilizie, contratti di energia elettrica, gas, acqua, i contratti di locazione di immobili. «Senza collaborazione con Comuni, Inps, Siae, la lotta all’evasione - ha detto il direttore Gugliemo Montano - non sarà mai vinta».