Rassegna Stampa

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Concorso per gli infopoint. Volano le accuse: “Estranei in sala durante le prove”

Fonte: web cagliaripad.it
3 dicembre 2012


Cagliari
30 Novembre 2012 ore 13:18

Dubbi della maggioranza sulle selezioni per i cantieri comunali. Un’interrogazione, scritta da tutti i capigruppo del centrosinistra, si rivolge all’assessore Luisa Sassu chiede di verificare la veridicità di una storia dagli aspetti controversi
Ennio Neri,
ennio.neri@cagliaripad.it
 

 

Dubbi della maggioranza sulle selezioni per i cantieri comunali. Un’interrogazione, scritta da tutti i capigruppo del centrosinistra, si rivolge all’assessore al personale Luisa Sassu. E chiede di verificare la veridicità di una storia che racconta procedure di selezione dagli aspetti controversi.

I fatti. Il Comune, per la verifica dell’idoneità del cantiere 2012 riguardante il personale degli infopoint, ha deciso di rivolgersi alla società di lavoro interinale Manpower. Le prove per le idoneità (rivolte principalmente a verificare le capacità linguistiche dei candidati) si sono svolte nei locali della società, in via Pola 34. Anche se, sostengono i consiglieri di maggioranza (Enrico Lobina, Federazione della Sinistra, Gaetano Marongiu e Davide Carta, Pd, Sergio Mascia, Sel e Giovanni Dore, Idv e Mondo Perra, Socialisti)  “i locali non risultano attrezzati, dal punto di vista logistico, per procedere ad una corretta verifica delle capacità linguistiche”.

Il 15 e 16 marzo scorsi, sono state affidate e svolte dalla società Manpower le selezioni, durante le quali la sede di via Pola risultava “formalmente chiusa” e, tuttavia, attacca la maggioranza, “diverse volte e in contemporanea con lo svolgimento delle prove”, gli operatori della Manpaower hanno fatto entrare “persone esterne alla selezione, nella stessa stanza in cui si svolgeva la verifica di idoneità” che hanno “con essi interloquito”.

Nel novembre del 2012, sono state svolte analoghe selezioni con le stesse modalità e presso la stessa agenzia interinale del marzo scorso. E in una prova d’ascolto al posto  di “una adeguata strumentazione”, è stato usato, per verificare l’idoneità dei concorrenti, “il telefono cellulare di una delle lavoratrici della Manpower”.

Così i capigruppo chiedono all’assessore al Personale di verificare, oltre alle veridicità del racconto, i titoli degli operatori, se prima del servizio privato sia stata verificata la possibilità di utilizzare i servizi del Centro dei Servizi per L’impiego e se le risorse utilizzate per pagare le prestazioni di Manpower siano stati distratti dai fondi per i cantieri comunali. Inoltre chiedono se è corretto che una società di lavoro interinale incaricata di una selezione da parte del comune svolga la selezione senza la strumentazione adeguata e se, durante lo svolgimento delle prove, siano presenti persone non appartenenti alla società di lavoro interinale.