Il coordinamento provinciale di Cagliari e le prescrizioni per il voto di domenica

Il centrosinistra fissa le regole per il turno di ballottaggio delle primarie che si terrà domenica prossima. Dei cinque candidati, solo due, Renzi e Bersani, si giocheranno la partita che consegnerà la palma di candidato premier dello schieramento.
«Il numero dei seggi rimane invariato», ha spiegato Thomas Castangia, segretario del Pd della provincia di Cagliari, «si voterà dalle 8 alle 20 e stiamo verificando i casi di chi non ha votato al primo turno e vuole farlo al ballottaggio».
Nascerà anche l'elenco degli elettori del centrosinistra, «considerati degli interlocutori a tutti gli effetti», ha dichiarato il segretario provinciale di Sel Francesco Agus.
LE REGOLE «Oltre ai votanti del primo turno, non ci saranno problemi per chi si era registrato nei gazebo oppure on line senza poi votare», ha sottolineato Castangia. «Per questi ultimi si potrà terminare la registrazione al seggio».
Poi ha aggiunto: «Chi vuole iscriversi per votare solo al ballottaggio, dovrà presentarsi nelle sedi dei coordinamenti provinciali, oggi dalle 10 alle 14 e dalle 17 alle 20», ha detto l'esponente del Pd, «oppure inviare una mail all'indirizzo cagliari@primarieitaliabenecomune.it per giustificare l'assenza al primo turno». La commissione, formata dai rappresentanti dei partiti dello schieramento, valuterà caso per caso. «Faremo in modo di verificare la coerenza dell'elettorato», ha assicurato Agus, «non dovremmo avere grosse sorprese rispetto ai votanti del primo turno».
I partiti non temono flussi di nuovi elettori, anche se «è probabile che molti abbiano maturato l'idea di votare, anche dopo l'ultimo confronto televisivo di Bersani e Renzi», ha ipotizzato Mondo Perra, esponente del Psi.
L'ALBO Le procedure di voto dovrebbero essere più snelle poiché «verrà consegnata la lista degli iscritti al voto», ha evidenziato Castangia. Una lista che diventerà «un albo di elettori del centrosinistra», ha detto Agus, «che verranno coinvolti nelle decisioni e nel confronto».
Matteo Sau