28 Novembre 2012 ore 09:33
Riunione di maggioranza ieri sera prima del Consiglio comunale: presenti sindaco Zedda, quattro assessori della Giunta e diversi consiglieri. Le indiscrezioni parlano di un “progetto Floris” stravolto, basso impatto ambientale e materiali di pregio
Autore: Andrea Deidda
Riunione di maggioranza ieri sera prima del Consiglio comunale: presenti sindaco Zedda, quattro assessori della Giunta e diversi consiglieri. Alcuni di loro vedono per la prima volta il nuovo preliminare: spuntano altri dettagli. Le indiscrezioni parlano di un “progetto Floris” stravolto, basso impatto ambientale e materiali di pregio. Spariscono le “prese d’aria” che stravolgevano il volto delle mura.
Via i tapis roulant, ecco ascensori e sotto terra auto su più piani. Come già emerso nel corso di alcune commissioni consiliari delle scorse settimane, verranno creati 330 parcheggi (80 in più rispetto agli attuali 250, così prevede il Piano Parcheggi). La metà servirà a liberare dalle auto i quartieri di Castello e Stampace Alto e in questo modo portare avanti le pedonalizzazioni. L’altra parte (cioè i restanti 165) dovrebbe servire per i non residenti, ovvero chiunque. Nel progetto preliminare gli stalli sono sistemati su tre piani, interrati, ai quali si accede da via Santa Margherita all’altezza dell’incrocio con via San Giorgio dove attualmente è presente una rampa. Il garage interno sarà nascosto esternamente da una grande area verde di superficie (si parla di circa 9 mila metri quadri).
Una volta parcheggiata l’auto a disposizione ci sarà un sistema costituito da diversi ascensori e percorsi pedonali all’esterno. Il primo ascensore è sotterraneo e arriverà fino all’area che sarà adibita a verde. Un altro ascensore collegherà la zona del “rivellino piemontese”, ossia la fortificazione più bassa rispetto alle mura, con via Santa Croce nei pressi del Ghetto degli Ebrei. Inoltre sarebbero previsti altri due collegamenti verticali. Un elemento di novità consisterebbe anche nella risistemazione dell’ascensore che parte dalle scalette del mercato di Santa Chiara e porta a via Cammino Nuovo. Nel preliminare non c’è traccia degli impianti di areazione esterni, troppo visibili. Dunque nelle intenzioni della giunta Zedda dovrebbe trattarsi di un’opera dal basso, se non addirittura minimo, impatto ambientale e rispettosa del valore storico delle mura. Per questo infatti è previsto l’utilizzo di materiali particolari.
Ma prima di andare avanti avranno luogo interlocuzioni sia con la sovrintendenza competante sia con i residenti e comitati di quartiere. Tuttavia sarà difficile convincere gli ambientalisti: l’associazione Italia Nostra infatti in diverse occasioni ha già bocciato pubblicamente l’idea di un multipiano dentro le mura di Castello.