Manifestazione
di Marta Milia| Sabato 24 Novembre 2012 | 14:35"
Non siamo lavoratori violenti, stiamo perdendo il posto di lavoro e la politica ci ha portato solo fuffa". Queste le dichiarazioni dei lavoratori dell'Alcoa a conclusione della manifestazione indetta dai sindacati Cgil Cisl e Uil in Piazza Yenne. Hanno ribadito le loro posizioni riguardo alla vertenza, sottolineando che loro ormai dovranno essere considerati ex Alcoa. "I lavoratori, i pensionati e gli studenti, oggi si sono riappropriati della piazza" ha dichiarato invece il segretario della Cgil Enzo Costa, che ha aggiunto "Ora dopo questo importante momento di democrazia occorre che la politica dia le risposte che i lavoratori si attendono". Il segretario della Cisl Mario Medde, ha invece parlato dell'alto tasso di disoccupazione e del fatto che "un giovane su due non lavora e meno di una donna su tre e' occupata". Medde ha inoltre ribadito che in Sardegna 130 mila persone vivono di sussidi e ammortizzatori sociali. Durante l'ultima tappa della manifestazione hanno preso la parola anche alcuni studenti e il segretario della Cgil Scuola Peppino Loddo, a difesa dell'istruzione pubblica, gravemente penalizzata in questo periodo dai finanziamenti dirottati a favore della scuola privata. La protesta organizzata oggi ha coinvolto e mobilitato ben oltre 20mila persone, e per tutta la mattinata ha paralizzato l'intera città. C'è stata tensione poco prima della conclusione tra alcuni studenti che hanno lanciato uova e vernice addosso al palazzo del consiglio regionale in via Roma, ma il corteo si è mosso pacificamente sfilando tra gli uomini delle forze dell'ordine schierati lungo tutto il percorso. La speranza è che ora le richieste fatte dai sindacati e da tutti manifestanti vengano accolte: più impegno da parte di Regione e Governo, affinchè vengano risolti i devastanti problemi che colpiscono tutta la regione, a iniziare dallo spopolamento dei piccoli centri, dai quali fuggono soprattutto i giovani, alla ricerca di un futuro dignitoso fuori dalla Sardegna e dall'Italia e delle migliaia di posti di lavoro persi solo nell'ultimo anno.