Rassegna Stampa

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Davide Carta (Pd): "Zedda deve correre di più: ecco la mia idea di città"

Fonte: web Castedduonline.it
26 novembre 2012

di Federica Lai| Sabato 24 Novembre 2012 | 20:30“

Un grande progetto strategico su cui puntare è sicuramente quello di fare di Cagliari una città metropolitana: cosa su cui tutti siamo d’accordo”. Così Davide Carta, capogruppo del Pd nel Comune di Cagliari, parla, tra le altre cose, di progetti strategici su cui puntare per il futuro della città, e dà una valutazione sulla Giunta Zedda, chiedendo, in particolare, maggiore condivisione degli atti amministrativi.
Se dovesse scegliere alcuni progetti importanti per la città, su quali punterebbe?
Vorrei che Cagliari fosse una città capace di far sviluppare nuova impresa innovativa, nel settore dell’Information Technology: a Cagliari studiano tanti giovani provenienti da tutta l’isola, e non solo, che magari poi non riescono a trovare occupazione e son costretti ad andar fuori. Si dovrebbe creare una situazione che faccia rimanere qui i giovani, magari agevolando le imprese start up. Secondo me si dovrebbe puntare su politiche sociali capaci di promuovere la persona, e in particolare la famiglia, mentre per ora si segue solo la logica di erogazione di servizi  e contributi: una logica inefficace, oltre che dispendiosa. Poi bisogna far decollare tre grandi infrastrutture di Cagliari: l’aeroporto, il Porto canale, e il Cacip. Puntare sull’aeroporto significa far arrivare il maggior numero di turisti, il Porto canale è fondamentale nella logica della zona franca doganale, che ha permesso la creazione di numerosi posti di lavoro , e il Cacip in una logica di sviluppo industriale. Inoltre, il tema della cultura può essere utile per far crescere l’impresa e far sviluppare il turismo, in una logica di grande progetto che guardi al Mediterraneo, evitando di rimanere chiusi in noi stessi. Poi c’è il tema dell’ambiente: il Poetto che col Pul stiamo cercando di ridisegnare in una logica di spiaggia che vive, e Molentargius e Santa Gilla che bisogna valorizzare per far si diventino degli attrattori turistici.
Quali idee per una Cagliari migliore nel 2013?
Secondo me va fatto un passo avanti verso una logica di sistema. Occorre avere un dialogo più forte con il mondo dell’impresa, dell’associazionismo, della cultura, e del volontariato, per costruire insieme la città del domani. Oggi questo manca, come se ognuno andasse un po’ per i fatti suoi. La prima azione importante che l’amministrazione può fare è quella di chiamare attorno a un tavolo i soggetti attivi della società in cui ognuno potrà dare il suo contributo con le proprie idee.
Cagliari è la città dei grandi spazi che si stanno per liberare, come Buoncammino e l’ospedale San Giovanni di Dio: cosa proporrebbe di fare in queste grandi strutture? E quali ipotesi per utilizzare le ex servitù militari?
Io credo che vada fatto un ragionamento complessivo di sistema. Queste strutture sono di proprietà di altre istituzioni, e non del Comune di Cagliari, quindi occorrerà instaurare un dialogo di acquisizione, e  comunque definirne un uso più funzionale per la città. L’ospedale San Giovanni di Dio, per esempio, è di proprietà dell’università: un’idea potrebbe essere trasformarlo in un grande museo della scienza e della tecnica, che permetterebbe di mantenere lo scopo universitario, e allo stesso tempo tutti i cittadini potrebbero usufruirne. Su Buoncammino le idee possono essere ancor più varie, ma oggettivamente per ora non c’è niente di progettuale. A queste due grandi strutture va aggiunta la Manifattura Tabacchi che è oggi una grande realtà in fase di ristrutturazione, su cui c’erano dei progetti, ma su cui non è stata definita una logica di progetto di integrazione con gli altri poli culturali già presenti in città, come il Lazzaretto, e il Ghetto. Per quanto riguarda le servitù militari nel lungomare Poetto, le strutture potrebbero essere utilizzate ad uso turistico e ricettivo, o fungere da edilizia residenziale ed agevolata per i cittadini cagliaritani.
Che valutazione darebbe al Sindaco Zedda e alla sua Giunta?
Secondo me si è fatto abbastanza bene su alcune cose, e su altre si è ancora indietro. Non si sono ancora colti tanti di quegli obiettivi che i cittadini ci hanno affidato e che dobbiamo realizzare in 5 anni. Il tempo sta passando e il Sindaco e la Giunta forse dovrebbero correre un po’ di più, e con noi, del Consiglio, e del Pd. Il tema della condivisione degli atti amministrativi mi sembra sia un elemento importante che non è stato sempre gestito al meglio. Quindi accelerazione, condivisione, tempi chiari, e con piani di lavoro ben definiti.