Rassegna Stampa

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Zedda doppia Vendola ma si riavvicina al Pd: diventerà il sindaco di tutti?

Fonte: web Castedduonline.it
26 novembre 2012

di Jacopo Norfo| Lunedì 26 Novembre 2012 | 01:45

Il risultato delle primarie a Cagliari dimostra due cose: la prima è che il centrosinistra vince sempre quando non litiga, la seconda è che adesso è più chiaro come fosse maturato il successo di Massimo Zedda. I freddi numeri di ieri sono lo specchio quasi esatto delle comunali di un anno e mezzo fa: Zedda vinse non solo grazie all'effetto-Zedda, ma anche grazie alla fortissima spinta del Pd che piazzò tredici consiglieri contro i 5 di Sel, partito del sindaco. Allo stesso modo ieri Zedda ha ottenuto un grande successo personale trainando Vendola al doppio dei voti in percentuale rispetto al dato nazionale, dimostrando che il caso Lirico e le ultime polemiche non hanno ancora interrotto quella che lui chiama  "luna di miele con la città": Nel commento di Yuri Marcialis e Thomas Castangia del Pd c'è invece un'altra analisi importante: "Il PD esprime un giudizio fortemente positivo per l'esito delle elezioni primarie. Il dato più importante è rappresentato dalla partecipazione dei cittadini (25600 voti validi in provincia e oltre 10000 a Cagliari città). Nessun intoppo è stato registrato e nonostante la grande affluenza, il voto è stato espresso in maniera rapida. Questo è il frutto in particolare del lavoro svolto dai tanti militanti per far si che la giornata di oggi sia stata una vera festa di democrazia. Nella provincia di Cagliari Bersani arriva al 50,0%, Vendola al 25,6%, Renzi 21,1%, Puppato 2,8% e Tabacci 0,5%. A Cagliari città Bersani arriva al 44,2%, Vendola al 28,5%, Renzi 23,0%, Puppato 3,6% e Tabacci 0,7%". Risultati che si prestano a varie interpretazioni: il centrosinistra a Cagliari potrebbe governare ancora a lungo se Zedda diventasse quel "sindaco di tutti", un politico che sappia unire e non dividere anche le forze politiche dopo avere conquistato il consenso di tanti cittadini. Perchè il centrosinistra è vivissimo mentre il centrodestra cagliaritano resta in letargo, senza alternative, guidato da personaggi che sono la caricatura di se stessi. Allora perchè litigare e guardarsi in cagnesco, se c'è invece da lavorare sodo e insieme per dare davvero le risposte che i cagliaritani si aspettano? Diecimila votanti alle primarie dimostrano che la politica non può aspettare, che il governo della città ha bisogno di una spinta forte. Zedda ha battuto Renzi, ma ha doppiato lo stesso Vendola, che in campo nazionale ha subito una dura batosta. Il consigliere comunale Francesco Ballero, uno dei pochi "renziani" a Cagliari, sottolinea però che Renzi è arrivato a pochi punti da Bersani con il sostegno di appena il 3 per cento dei dirigenti del Pd. Per questo al ballottaggio non si escludono sorprese. Fabrizio Rodin, consigliere del Pd, a caldo dopo l'esito delle primarie ha commentato: "Si tratta di una grande giornata perchè Massimo è il sindaco di tutti, ma il Pd ha dimostrato a Cagliari una grandissima forza che lo ha portato a diventare il primo partito. Evidentemente la città sta apprezzando il nostro lavoro nonostante non ci siano esponenti diretti del Pd nella giunta comunale". Allora cosa ci lasciano queste primarie a Cagliari? Chi si aspettava il tonfo indiretto di Zedda si è dovuto ricredere. La vera impressione è che il sindaco e il Pd da questa sera, proprio grazie a  questo risultato, siano tornati di nuovo molto vicini. E non soltano perchè per il suo passato il sindaco conosce ogni angolo delle stanze della sede di via Emilia. Ma il centrosinistra non può sottovalutare l'astensione di alcune periferie come Sant'Elia, dove la vera vincitrice è stata la consigliera Marisa Depau. Al seggio avrebbero voluto votare lei, forse perchè la politica del centrosinistra non deve essere fatta soltanto nei salotti del centro città.