Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Auditorium, in scena la rabbia

Fonte: L'Unione Sarda
26 novembre 2012


PIAZZA DETTORI. La protesta del fondatore della scuola di teatro, sfrattato da gennaio

Lecis: «Io da qui non me ne vado, chiamino la polizia»

Nessuna deroga: il 31 dicembre si cambia casa. Il Piccolo auditorium comunale di piazzetta Dettori diventa una delle dimore delle associazioni culturali cittadine (l'altra è il Search) e la Scuola d'arte drammatica di Cagliari - 240 iscritti tra i 5 e i 76 anni, circa mille allievi negli ultimi cinque anni - si dovrà trovare un'altra sede. Niente di imprevisto né inatteso: che la convenzione stipulata il primo gennaio del 2011 con l'amministrazione Floris scadesse a fine 2012 era notorio. «Ma visto che l'hanno prorogata a tutti e considerato che il nostro anno sociale scade a giugno speravo che al Comune facessero lo stesso con noi. Evidentemente ce l'hanno con me e non tengono conto del fatto che con il loro operato penalizzano i nostri allievi», si sfoga Lelio Lecis, numero uno dell'associazione. Che preannuncia che dal teatro della Marina non se ne andrà. «Mi dovranno cacciare con la forza, che chiamino la polizia perché io da qui non me ne vado».
PUGGIONI SORPRESA Enrica Puggioni, assessore alla Cultura, si dice meravigliata per due ragioni. La prima: «Non capisco perché ci si sorprenda: Lecis sapeva bene che l'accordo con il Comune sarebbe scaduto il 31 dicembre e che non lo avremmo dilazionato visto che riteniamo che le proroghe siano applicabili in casi eccezionali». La seconda: «Non capisco perché si sfoghi a mezzo stampa. Se ha un problema con il servizio cultura ne discuta con i funzionari o con i dirigenti. Magari scoprirà che l'Auditorium potrà usarlo come gli altri ma non in esclusiva visto che, peraltro, Lecis gestisce un altro teatro».
«SERVIZIO SOCIALE» Una spiegazione che non soddisfa il regista. «Noi facciamo attività teatrale ma anche sociale perché ospitiamo pure chi non ha un soldo e da questa attività non lucriamo. Tanto è vero che operiamo in sinergia con i servizi sociali del Comune. Una Giunta seria ci valorizzerebbe, questa ci mette i bastoni tra le ruote. Una Giunta seria», aggiunge, «terrebbe conto del fatto che per alcune riviste specializzate siamo tra le prime dieci scuole del genere in Italia. Siamo così seri che il sindaco, Massimo Zedda, si è diplomato da noi».
Per l'assessore non è in discussione la qualità del lavoro della scuola teatrale ma una regola generale. Che va rispettata da tutti, senza distinzioni. Il fondatore della scuola teatrale è di parere opposto: «La mettono tutti sul piano politico e ogni volta che cambia una Giunta mi sento dire che io sono amico di quella precedente. Una follia».
IL NUOVO CORSO Venerdì il sindaco, l'assessore e il l presidente della commissione Cultura Francesca Ghirra avevano annunciato, in una conferenza stampa, la svolta sulla gestione dell'Auditorium e del Search. Entrambi saranno a disposizione delle associazioni che ne faranno richiesta. Il primo lo sarà gratuitamente (si pagheranno solo le spese vive), il secondo costerà 100 euro più Iva per mezza giornata e 150 euro più Iva per una giornata intera.
Per il Search i casi di gratuità saranno riservati a eventi, seminari, laboratori, mostre, produzioni anche di soggetti esterni qualora il servizio Cultura abbia direttamente partecipato alla progettazione. Quanto al piccolo Auditorium, la danza avrà un ruolo centrale. «Ma sarà aperto a tutte le proposte. Sarà la casa condivisa delle arti sceniche e culturali», aveva chiarito Enrica Puggioni.
«Siamo convinti che anche in una situazione generale di crisi gli investimenti sulla cultura garantiscano una ricaduta sul territorio», aveva detto Zedda. Come dire: allarghiamo l'offerta e avremo tutti benefici anche economici. Un concetto che, forse, risponde indirettamente ai quesiti di Lecis.
Fabio Manca