Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lite in Consiglio sulla Giornata contro gli abusi

Fonte: L'Unione Sarda
26 novembre 2012


La polemica in Aula


Sembra incredibile, ma in politica ci si divide e si litiga anche sulla Giornata contro la violenza sulle donne. È successo quando il Consiglio comunale, pochi giorni fa, ha bocciato un ordine del giorno presentato da due consiglieri dell'opposizione di centrodestra, Gianni Chessa (Udc) e Maurizio Porcelli (Pdl). Il documento esortava sindaco e Giunta a «fare di più», potenziando i centri antiviolenza e le case di accoglienza in favore di donne e ragazze-madri vittime di abusi. Il no dell'assemblea ha scatenato la rabbia dei due consiglieri che hanno convocato una conferenza stampa in cui hanno elencato i dati Istat ed esposto gigantografie di donne maltrattate diventate casi internazionali. Come la studentessa pakistana Malala Yousafzai, gravemente ferita alla testa e al collo da uomini armati saliti a bordo del suo pullman scolastico e in seguito trasferita in un ospedale di Londra che si è offerto di curarla.
LA POLEMICA Chessa e Porcelli avevano fatto irruzione nella sala ex Giunta del Municipio, durante una riunione della Commissione Pari opportunità. Insieme a loro Rachida Kouchrad, marocchina residente in città che ha raccontato la sua esperienza di vita fortunatamente positiva, ossia priva di violenze. «Sono nata 42 anni fa in una cittadina vicino a Casablanca», ha raccontato, «sono musulmana e posso assicurare che l'Islam non è contro le donne. Il vero musulmano rispetta le donne perché per il Corano siamo tutti uguali. Chi afferma il contrario interpreta male il testo sacro». Francesca Ghirra (Sel) aveva contestato in aula l'iniziativa di Chessa e Porcelli. «Mi sono rifiutata di votare un ordine del giorno presentato con arroganza da due consiglieri che non sanno di cosa parlano e che hanno utilizzato la ricorrenza della Giornata contro la violenza sulle donne esclusivamente per fini propagandistici. Anche il loro blitz in Commissione per me è stata una forma di violenza». La replica di Chessa: «Nessuna violenza, abbiamo chiesto il permesso di intervenire. Il nostro documento ricalcava quello elaborato dalla Commissione e non è passato per un capriccio della Ghirra».
Paolo Loche