Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Medda all'attacco: Lecis lasci l'Auditorium

Fonte: L'Unione Sarda
26 novembre 2012


MARINA. Il comico dei Lapola replica al regista che non vuole lasciare lo spazio di piazzetta Dettori

«Gestisce già in esclusiva il teatro delle saline e incassa molti contributi»

«No, caro Lelio Lecis, il Comune ha deciso giustamente di utilizzare il teatro in modo diverso. Da ora in poi tutte le compagnie teatrali che ne fanno richiesta potranno proporre i loro spettacoli spendendo due lire».
Massimiliano Medda, leader dei Lapola, replica così, sul suo profilo Facebook, al fondatore di Akroama e della Scuola d'arte drammatica di Cagliari che ieri aveva duramente contestato la decisione del Comune di non prorogargli la convenzione, in scadenza il 31 dicembre 2012, per l'utilizzo in esclusiva del Piccolo Auditorium di piazzetta Dettori. Una decisione motivata dal cambio di strategia dell'amministrazione Zedda sulla gestione degli spazi comunali e, in particolare del teatro della Marina e del Search del Largo Carlo Felice che, dal primo gennaio, potranno essere affittati delle associazioni che lo richiederanno a un prezzo popolare. Il primo a 100 euro (più Iva) per mezza giornata, 150 (sempre Iva esclusa) per una giornata intera, il secondo gratuitamente per mostre, laboratori, seminari.
Lecis ha contestato all'assessore comunale alla Cultura Enrica Puggioni di non avergli concesso la proroga, «contrariamente a quanto ha fatto con tutte le altre associazioni» ed ha annunciato che alla scadenza non se ne andrà e dovranno cacciarlo «con la polizia». A giudizio del regista «non si può interrompere un'attività in corso» visto che alla scuola d'arte drammatica sono iscritti in circa 240. «Se anziché lamentarsi a mezzo stampa Lecis viene nei nostri uffici e parla con i funzionari troveremo una soluzione», ha dichiarato ieri Puggioni.
Il comico è categorico: «Lei è pregato di lasciare libero il teatro visto che ha quello delle Saline e visto che usufruisce di molti contributi», attacca Medda. Quanto alla minaccia di non uscire se non accompagnato dalla polizia, «credo che non ce ne sia bisogno. Mi auguro che l'uscita gliela indichino le compagnie teatrali come la nostra. Sono certo», conclude il leader dei Lapola, «che se vorrà utilizzare il teatro potrà presentare la richiesta come i comuni mortali. Sono sicuro che le sarà concesso».
F.Ma.