di
Jacopo Norfo
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Martedì 20 Novembre 2012 | 01:35
La notizia non è la contestazione degli operai Alcoa a Bersani. Colpiscono di più quelle foto che mostrano soltanto 50enni e 60enni nella platea di Pier Luigi Bersani, grande favorito alle primarie del Pd e in caso di vittoria anche alle elezioni politiche della prossima primavera. La notizia è che c'è una scollatura ormai evidente, difficile da sanare, tra i giovani e la politica a Cagliari. Foto che stridono tantissimo con quelle della piazza del Carmine invasa da ragazzi il giorno della vittoria di Massimo Zedda. Perchè una cosa è vedere lo sguardo felice di tanti giovani che riscoprivano un ideale perduto o mai conosciuto, un'altra vedere gli applausi delle solite vecchie facce del centrosinistra sardo. Senza contare quello che accadeva fuori: mentre Bersani scandiva i suoi slogan, il centro di Cagliari finiva al centro di una strana morsa di forze dell'ordine. Via De Magistris veniva chiusa al traffico, la polizia presidiava il teatro Massimo per evitare altre pesanti contestazioni. C'è poi un altro aspetto da sottolineare: Bersani ha deciso di evitare ring troppo pericolosi, al contrario di Vendola che era andato a Carbonia, nel cuore del Sulcis ferito, a beccarsi la contestazione in diretta e davanti alle telecamere. Il Pd che sostiene il governo Monti parla apertamente di un nuovo esecutivo di ministri "perchè non si poteva governare sulle macerie", ma intanto con Monti le tasse le stiamo pagando tutti noi. E ai giovani che ora disertano la platea della politica nessuno riesce più a dare una speranza. Un progetto, perlomeno un'idea. Un'inversione di tendenza dovrà darla anche il sindaco Zedda, sul quale sono state riposte a Cagliari le aspettative di migliaia di giovani. Zedda non può cadere nel tranello delle trappole della politica, come ha insegnato il caso ancora aperto del teatro Lirico. Sembra mancare soprattutto la partecipazione: il Municipio sta tornando ad essere un cristallo di vetro. Tornando invece a Bersani e alla serata agrodolce cagliaritana, si potrebbe dire che queste primarie certamente non appassionano. E ancora meno affascinano quelle del Pdl con Giorgia Meloni, la Santanchè, la Mussolini e Sgarbi candidati. Il "pericolo" di un exploit di Grillo è quantomai reale e per la politica esiste un nemico peggiore di tutti: l'indifferenza, che prelude sempre a qualche vibrante scossone. Sarà molto difficile riportare i ragazzi in piazza e non per protestare. Proprio questa mattina arrivano a Cagliari sindaci da tutta la Sardegna per riconsegnare in segno di protesta le fasce tricolori. Guardacaso proprio in piazza del Carmine, come in una strana legge del contrappasso. Dove un anno e mezzo fa si festeggiava, ora si piangono lacrime amare. Non ci resta che questa foto della platea di Bersani in un teatro Massimo dove si poteva entrare solo a numero chiuso, come se anche i comizi fossero un privilegio per pochi eletti. In prima fila c'è Paolo Fadda che applaude convinto, proprio nel giorno in cui Giorgio Oppi annuncia le sue dimissioni pilotate da assessore regionale. Non è il nuovo che avanza, mentre i giovani restano a casa e il loro silenzio diventa assordante.