Nella strada che porta alle ex case della Marina non c'è asfalto né luce
Frau: «Ci sono difficoltà ma recupereremo l'area»
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Il degrado è lì, sotto gli occhi di tutti, accanto a una delle strade più “in” della città. Non proprio in un angolo isolato, ma a pochi passi da via Milano, vicino alla Basilica di Bonaria. Dopo l'incrocio con via Messina c'è un'area sterrata, larga all'inizio, poi più stretta per una cinquantina di metri. Alla fine sorge lo stabile che in passato ospitava gli alloggi della Marina militare. Per i residenti della zona quello sterrato che non compare sullo stradario ufficiale della città è semplicemente "via Milano 54". Ufficialmente sconosciuta, questa strada comprende una decina di casette piuttosto fatiscenti. I suoi abitanti, circa trenta persone, pagano regolarmente le tasse, ma non possono godere di servizi essenziali quali l'illuminazione pubblica e la raccolta differenziata dei rifiuti.
LA RABBIA «È così da sempre», spiegano alcuni residenti che vivono qui dal 1969, da quando ai loro genitori erano state assegnate le abitazioni ricavate dall'ex stabile della Marina. Sulla “via Milano 54” si trovano pezzi di asfalto sullo sterrato usati come rattoppo per le buche più profonde, sui lati ci sono cumuli di rifiuti abbandonati dai maleducati, soprattutto bottiglie di vetro, lattine, ma anche vecchi tubi, stracci, resti di una tavoletta del bagno. «Forse siamo considerati cittadini di serie B», lamentano i residenti. Un cassonetto, il passaggio del postino e una rete rossa (quella utilizzata nei cantieri) sistemata in un gradino a protezione di auto e pedoni, sono le uniche testimonianze dell'esistenza dell'amministrazione pubblica.
L'ASSESSORE FRAU Ora però il Comune sembra finalmente intenzionato a recuperare questa sorta di zona franca nel cuore della città. «Se l'area è ancora in quelle condizioni è perché è composta da particelle di proprietà diverse - spiega l'assessore all'Urbanistica, Paolo Frau -. Alcune appartengono al Comune, altre sono proprietà privata, circostanza, questa, che ha impedito, finora, di fare una progettazione d'insieme». Ma una soluzione l'amministrazione è decisa, comunque, a trovarla. «Stiamo studiando la possibilità di ottenere dai privati la cessione delle loro porzioni», dice l'assessore.
I PROGETTI «In questo modo - prosegue Frau -, il Comune otterrebbe la titolarità dell'area e i proprietari dei terreni ceduti all'amministrazione comunale avrebbero la possibilità di utilizzare le corrispondenti volumetrie in altre zone della città». Che cosa intenda fare il Comune di quell'area è, però, ancora tutto da decidere. «Quel che è certo è che intendiamo recuperarla e restituirla alla città per qualcosa di utile», conclude Frau senza però sbilanciarsi. «Potrebbe essere un parcheggio, oppure un parco giochi per bambini, o, ancora, un'area verde, ma certamente in quella zona non sarà consentita la costruzione di nuovi palazzi».
Mauro Madeddu