IL TEST. Il racconto di una giornata qualunque, tra entusiasmo e rischi
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A Cagliari una passeggiata in bici con i propri figli , per giunta piccoli, diventa una missione difficile, quasi impossibile. E le piste ciclabili hanno risolto poco o nulla. Provare per credere.
Per mamme e bambini decisi a fare una gita da Monte Mixi al centro l'appuntamento è alle dieci di un giorno feriale di fronte allo stadio Amsicora. I piccoli sono meglio equipaggiati delle mamme: caschetto in testa, ai gomiti e alle ginocchia le protezioni anti-caduta stile super eroi . Nelle bici delle madri invece rigorosamente è montato lo specchietto retrovisore, per controllare i pargoli in fila indiana.
SI PARTE Per raggiungere la pista ciclabile di via dei Conversi, bisogna fare un primo tratto decisamente pericoloso: via dei Salinieri e via Cagna . Le auto sfrecciano veloci a fianco della piccola comitiva, i bambini entusiasti per la mattinata fuori dal comune non si accorgono fortunatamente di una vettura che li sfiora. La paura di proseguire è grande ma dire ai bambini di tornare a casa è difficile. Impensabile. Si va avanti con il fiato in gola. Via dei Conversi è leggermente in salita e non bisogna distrarsi perché la pista ciclabile, percorribile sono da metà strada, è disegnata proprio a fianco alla carreggiata dove gli automobilisti pensano di essere in una pista di Formula Uno.
PRIMO OSTACOLO Alla rotonda di via dell'Abbazia sorge un altro problema: la corsia preferenziale gialla, quella dei ciclisti, finisce. La decisione delle mamme è istantanea: «Bambini, attraversiamo la strada a piedi». Impossibile sperare il rondò in sella alla bici, le auto e le moto non hanno nessuna pietà per la tenera compagnia sempre più spaventata. Così si arriva in via Tuveri. Divertente solo per i più piccoli però. Sembra una sorta di gimkana, le vetture sono spesso parcheggiate in seconda fila, in diversi palazzi ci sono i lavori in corso e di vigili neanche l'ombra.
PIAZZA REPUBBLICA Meta raggiunta: Piazza Repubblica, finalmente. Ed ecco la pista ciclabile tanto sospirata di via Dante sino a Piazza Giovanni. Pericolo scampato? Tutti al sicuro, mamme e bambini al seguito ormai sorridenti? No. Perché la mamma apripista deve difendere il resto della ciurma dallo sportello della vettura che si parcheggia al confine della linea di delimitazione della pista ciclabile. Per capirci meglio i passeggeri delle auto che si devono parcheggiare e scendere per raggiungere il marciapiede, se sono appena distratti rischiano di sbattere in faccia lo sportello a chi sta sopraggiungendo in bicicletta. Certo perché i parcheggi di via Dante confinano proprio con la linea della pista ciclabile tanto attesa dai cagliaritani..
NIENTE RASTRELLIERE In più l'idea di fermarsi per lo shopping è presto abbandonata: non esistono le rastrelliere. Così, all'altezza di piazza San Benedetto, la decisione: una telefonata ai papà, venite a prenderci con la macchina grande, torniamo a casa. I bimbi sbraitano, ovviamente. La prossima escursione in bici? Al parco di Molentargius.
Laila Di Naro