Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Beffa in via Abruzzi: devono pagarsi ritiro e smaltimento della merce

Fonte: L'Unione Sarda
4 novembre 2008

Il Comune non ritira più di tre oggetti, ma c'è chi ne ha persi 3000


«Abbiamo oltre duecentomila euro di merce da buttare e avevamo quasi ottanta centimetri d'acqua e fango ovunque, ma al Comune ci dicono che la nostra strada non è considerata alluvionata».
Da una settimana, i fratelli Mario e Filippo Cocco e Anastasia Atzeni, stanno spalando fango e cercando di salvare il salvabile, fotografando 3000 oggetti ormai da buttare, e accatastandoli davanti alla loro rivendita di usato, il Super Mercatino, aperta cinque anni fa in un sottopiano di via Abruzzi. Scavano e telefonano, tempestando di chiamate il Comune e l'impresa De Vizia per cercare di sgomberare il piazzale dalla merce ormai ammuffita che emana un odore tale da far protestare anche alcuni degli inquilini del palazzo. «Abbiamo chiamato il servizio ritiro rifiuti ingombranti del Comune al numero verde (800533122)», ripete Marco Cocco, «ma ci hanno detto che possono venire al massimo a prendere tre oggetti, quando qui ce ne sono centinaia tra mobili ed elettrodomestici. Non abbiamo più nulla e un mare di soldi da restituire ai clienti, visto che la nostra attività funziona in conto vendita, ma ci siamo sentiti dire che dovremmo pagarci il trasporto e una discarica perché siamo dei privati e che via Abruzzi non è ritenuta alluvionata. Non c'è traccia nemmeno della domanda per chiedere l'indennizzo e troviamo ovunque porte chiuse».
Cinque anni fa hanno aperto il mercatino dell'usato: prima 300 metri quadrati, poi altri 400 per depositare i mobili che i privati volevano vendere. Il sistema è facile: si porta l'oggetto, viene valutato, e poi se viene venduto la metà la tiene il negoziante, l'altra metà al proprietario. Se nessuno lo compra, nessuno ci guadagna. Peccato che l'alluvione abbia distrutto gran parte della merce in esposizione, compresi elettrodomestici, mobili e un gran numero di arredamenti completi. «Qualche cliente è stato solidale e ci ha detto di non preoccuparci» proseguono, «ma c'è anche chi vorrebbe comunque avere i soldi e minaccia cause legali». L'assicurazione non copre questo genere di danno. Danni che hanno colpito pesantemente anche un gommista vicino: macchinari guasti per 80 mila euro. «Mi occuperò personalmente di questa situazione per quanto riguarda la rimozione dei rifiuti», ha assicurato ieri sera Gianni Giagoni, assessore alla Pianificazione dei Servizi. «Per quanto mi riguarda non esistono limiti alla zona alluvionata: chiunque abbia subito danni deve essere aiutato».
FRANCESCO PINNA

04/11/2008