di
Federica Lai
Giovedì 08 Novembre 2012 | 18:00
Qualcosa si muove nella vicenda dello stabile abbandonato di via Cinquini: oggi sopralluogo degli uffici di Igiene Pubblica all’interno e all’esterno del rudere.“La situazione è ormai insostenibile ”. Questa è l’affermazione del consigliere comunale Paolo Casu, da mesi impegnato nella vicenda, che riassume in poche, ma significative, parole le condizioni dello stabile dell’ex circoscrizione, ridotto ormai a un cumulo di immondezza, sporcizia, e materiali tossici. Un tappeto di siringhe circonda l’edificio, di proprietà di Area, diventato la dimora per due tossicodipendenti, e il ritrovo dei tossici di Cagliari in generale. Stamattina c’è stato un sopralluogo da parte dei responsabili dell’ufficio Igiene e Sanità, che qualche giorno fa hanno ricevuto l’esposto da parte del consigliere Casu. In particolare il responsabile dell’Igiene Pubblica, Ignazio Cois, non ha rilasciato nessuna dichiarazione pubblica, ma si provvederà subito a relazionare al Comune, e agli uffici competenti, tutta la situazione di evidente degrado. “Uno scempio del genere non può rimanere incontrollato – dice Paolo Casu- né tantomeno aperto al pubblico, vista anche la vicinanza di un asilo e di un parco frequentato da persone di tutte le età. La situazione, a parer mio sottovalutata, peggiora di giorno in giorno: le condizioni dal punto di vista igienico, sanitario, e ambientale sono allarmanti. Ho presentato degli esposti al Sindaco e alle Autorità competenti, cioè ai Servizi sanitari e i Servizi sociali, affinché venisse presentata un’ordinanza di chiusura e bonifica dello stabile nei confronti di Area. Ma oltre al sopralluogo da parte dei Servizi sanitari di oggi, non è successo nient’altro: se la situazione continuerà a rimanere sottovalutata, a questo punto, si ricorrerà alla Procura della Repubblica per una risoluzione definitiva”.