AREE A RISCHIO






CAGLIARI Un quarantenne che più o meno stabilmente vive in mezzo a topi, siringhe e boccette vuote di metadone. E poi montagne di rifiuti, alberi rinsecchiti e erba che, come se da quelle parti fosse passato Attila, il flagello di Dio, non ne vuole sapere di ricrescere. Ieri in via Cinquini, a pochi giorni dall'esposto presentato dal consigliere comunale del Psd'Az Paolo Casu, è passata anche la Asl. Un funzionario ha effettuato un sopralluogo. Che verosimilmente diventerà una relazione.. «Una bomba ecologica – denuncia Casu – tutta l'area è da bonificare. Bisogna utilizzare lo stesso metro del campo rom: subito sgombero e pulizia. Anche perché siamo di fronte a un'emergenza sanitaria: intervenga subito il sindaco». Bonifica, parola già sentita negli ultimi tempi. Per l'area dell'ex campo rom di viale Monastir, ad esempio: lì per lo stato di degrado erano intervenuto il Tribunale di Cagliari e poi il Comune di Cagliari. Ed era stato necessario lo sgombero delle famiglie di residenti. Al Poetto c'è un'altra situazione "sensibile", al confine con Quartu: la vecchia area dei ricciai. «Tutto abbandonato – denuncia Casu – tra degrado e contatori divelti, ma ancora pericolosamente in funzione». E lo stesso consigliere sardista preannuncia per oggi un personale sopralluogo nell'area. «Presto presenterò una mappa – spiega – delle zone abbandonate e a rischio. Molte, a partire da quella dietro il cimitero di San Michele, sono anche vicine alle abitazioni». Tornando in via Cinquini, la situazione era nota da parecchio. Risposte, però, nessuna. Nonostante le proteste dei residenti, anche per il via vai di tossicodipendenti. E la presenza a poche decine di metri di un asilo molto frequentato. Senza dimenticare poi che quello stabile è accanto al parco di San Michele, zona naturalisticamente di pregio. (st.am.)