Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dall'infanzia all'adolescenza: danzando il gioco della vita

Fonte: L'Unione Sarda
9 novembre 2012


Alla Vetreria di Pirri lo spettacolo di Enzo Cosimi. E stasera Virgilio Sieni
 

Quattro performer nella nuova versione di “Calore”
Era il 1982 quando Enzo Cosimi irruppe con “Calore” nella scena coreutica contemporanea di casa nostra, seducendo alcuni e irretendo altri. Due anni dopo lo spettacolo del coreografo romano approdò a Cagliari grazie a Paola Leoni, che lo inserì nel cartellone dell'Asmed. Mercoledì alla Vetreria di Pirri e ieri al Verdi di Sassari, la pièce che aprì la via al teatro-danza italiano è ritornata a far parlare di sé. Sul palco non c'erano Cosimi né i compagni d'avventura di allora, ma quattro performer poco più che ventenni, Alice Raffaelli, Francesca Penzo, Riccardo Olivier e Francesco Marilungo (quest'ultim, tra i protagonisti in giugno alla Biennale Danza di Venezia del riallestimento di uno storico lavoro di Trisha Brown, “Line Up”), usciti dai corsi di teatrodanza della Scuola d'arte drammatica di Paolo Grassi a Milano, che ha coprodotto la nuova versione.
Oggi come allora la messinscena ripropone il tema del passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Accompagnati da cinguettii, frinire di grilli, vagiti di neonato, i protagonisti si svegliano in mutande e canottiera mentre le luci di un immaginario Eden fanciullesco crescono pian piano di intensità passando dalla penombra a una luminosità dove l'energia dei corpi sottolinea col passare dei minuti le diverse fasi dell'esistenza. Scoperta della vita, felicità, gioco, bizze, limoni che vengono spremuti o gettati a terra (e in un'occasione anche lanciati pericolosamente in platea), candore che muta in insolenza, lotte, dolore, fiorire della sessualità, trasgressioni e nudità, pose ammalianti e scatti fotografici. E ancora: risate nevrotiche, fragilità interiore, desideri, danze sfrenate, ribelli e liberatorie, avvolte da musiche ora techno ora tribali, schegge post-punk, strusciamenti, panna spruzzata sul capo, sorsi di birra, peluche e frisbee colorati che saltano fuori da due trolley portati da una modella in tacchi, capigliatura a cresta e accattivante tubino verde che lascia intravedere il seno. Un crocevia di scoperte e pulsioni, che Cosimi mette in scena senza rete e senza alcun timore di apparire vintage.
La rassegna prosegue oggi alle 21 alla Vetreria di Pirri con un altro appuntamento da non perdere: “Atlante del Bianco”, firmato da Virgilio Sieni, coreografo di punta del panorama italiano (sue le coreografie firmate per il “Don Quichotte” che in aprile ha inaugurato a Cagliari la stagione operistica del Teatro Lirico). Un lavoro realizzato per il progetto Damasco Corner insieme a una compagnia di danzatori non vedenti, nata dopo un laboratorio condotto da Sieni all'Accademia sull'arte del gesto. In scena, Giuseppe Comuniello traccerà la rotta di un viaggio immaginario verso la conoscenza dei colori, «fantasticherie che si originano da semplici esercizi di orientamento per svilupparsi in un arcipelago sospeso di gesti e ascolti».
Carlo Argiolas