Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La musica scende per strada

Fonte: L'Unione Sarda
9 novembre 2012


I suonatori itineranti si esibiranno dalle 17: «Incoraggiamo questo tipo di spettacoli»
 

I “busker” oggi in scena tra le vie strette della Marina
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Cagliari come Barcellona, Parigi, Berlino. Il quartiere Marina ospiterà ancora una volta i busker, i musicisti di strada che si esibiscono in giro per piazze o parchi delle città. Un'iniziativa che prenderà il via alle 17 di stasera e si concluderà domenica con una cena sociale all'ostello in piazza San Sepolcro, già teatro dell'ultimo appuntamento della manifestazione, svolto domenica scorsa.
Questo quinto appuntamento del festival di musica itinerante si terrà invece nella più piccola piazza Aramu e vedrà protagoniste oggi alcune formazioni di musica dal vivo: l'orchestra di folk romagnolo, i Buddhafest, i Glee's e Rubens & Diego acoustic duo.
Un'idea nata dalla voglia di confrontarsi con le principali città europee. «Sono stata spesso all'estero - racconta Valentina Esu, 35 anni, presidente dell'associazione Pangea, che organizza e promuove l'iniziativa - mi hanno sempre affascinato i busker, ho approfondito l'argomento, mi sono documentata e ho scoperto che in Italia esistono tante manifestazioni che valorizzano la loro arte. A Cagliari mancava e allora eccoci qui».
I primi tre appuntamenti si sono svolti tra settembre e ottobre in piazza Yenne, domenica scorsa il quarto in Marina. «Abbiamo in programma di realizzarne altri - aggiunge Esu - quasi sicuramente nel corso Vittorio Emanuele, in occasione di una giornata in cui il traffico sarà chiuso alle auto».
Lo spirito sarà sempre lo stesso. «A Cagliari ci sono tanti musicisti ma non si esibiscono in strada - continua Esu, che organizza la manifestazione insieme a Chiara Figus e Frank Stara - allo scopo di incoraggiare questo tipo di spettacoli ci siamo adoperati per rendere tutto ufficiale, ottenendo permessi e autorizzazioni. Allestiremo anche un piccolo palco, sebbene i musicisti coinvolti suonerebbero anche sul marciapiede, come succede spontaneamente nelle capitali di tutto il mondo. Solitamente li si vede suonare con un cappello o la custodia dello strumento per raccogliere le offerte. Molti lo fanno per necessità, altri perché desiderano ottenere un'esperienza di crescita artistica che dia loro la possibilità di avere un contatto diretto con il pubblico. La prima volta abbiamo contattato noi band di amici, ora stiamo dando spazio a tutti quelli che si sono proposti, sperando di accontentare tutti».
Stefano Cortis