Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Circo, spettacolo crudele

Fonte: L'Unione Sarda
5 novembre 2012


INTERVISTA. Tiziano Cocco, fondatore del “Gruppo Cani Sciolti”
 

«Basta coi giochi che sfruttano gli animali»
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«Il circo che utilizza gli animali non offre uno spettacolo, è diseducativo e li sfrutta». lo afferma con convinzione Tiziano Cocco, 34 anni, fondatore del Gruppo Cani Sciolti Sardegna. «Spero di non trovare a Cagliari tendoni nel periodo natalizio. Io abito a Quartu e lì non si vedrà nulla di simile, il sindaco Contini sta dalla nostra parte».
Su Facebook si parla di una protesta prevista per l'8 dicembre, di che si tratta?
«Alle 16 ci incontreremo nella scalinata di Bonaria per dire no al circo, chiunque potrà partecipare. Da lì sfileremo nelle vie del centro sino ad arrivare davanti al Comune».
Cosa chiedete al sindaco?
«Ci piacerebbe avere una risposta, sapere come la pensa su questo argomento. Gli chiederemo: arriverà quest'anno il circo? Sappiamo che ha il diritto di entrare nelle città, ma deve rispettare severi standard per il benessere degli animali».
Una manifestazione difficilmente cambierà le cose.
«Noi non lottiamo solamente un giorno. Questo mese, il 10, il 17 e il 23 abbiamo organizzato dei presidi nelle piazze, regaliamo materiale informativo e raccogliamo firme in modo da poter presentare una petizione a Massimo Zedda e ai sindaci di altri paesi».
Le sue iniziative generalmente vengono seguite. Lei ha fatto notizia quando ha criticato il canile di via Po, ma anche quando ha portato a Bonaria più di mille persone che difendevano i cuccioli di Green Hill.
«Il canile così com'è non va bene, ma sono in corso dei lavori e ci hanno assicurato che la situazione migliorerà. Verrà fatta un'area in cui gli esemplari potranno sgambettare. La fiaccolata anti Green Hill è stato un vero successo, una delle migliori in tutta Italia. Da quel giorno io e altri ragazzi ci siamo uniti e abbiamo formato il Gruppo Cani Sciolti».
Perché non un'associazione animalista?
«Noi rispettiamo il lavoro delle associazioni, con alcune collaboriamo e con altre no. Non vogliamo legami, siamo liberi di agire, senza guinzaglio. Ci autofinanziamo, non chiediamo soldi».
Qualcuno la accusa di essere una persona a cui piace stare al centro dell'attenzione.
«Io sono contento quando la stampa si occupa delle nostre iniziative, più si parla del benessere degli animali meglio è».
Più volte siete partiti per manifestazioni nazionali, come vi hanno accolto?
«Quando ci vedono arrivare dalla Sardegna tutti rimangono meravigliati perché pur di esserci affrontiamo viaggi lunghi e notevoli spese. Portiamo sempre la nostra bandiera, un'imitazione dei 4 mori, al loro posto ci sono una scimmia, un coniglio, un topo e un cane».
Anche la vostra maglietta gialla con la scritta “Yes we cane” ha avuto successo.
«Gialla come il sole, come la luce naturale che tutti gli animali dovrebbero vedere. Chiusi in una gabbia non è possibile».
Lei non organizza tutte le manifestazioni da solo, da chi viene aiutato?
«Da tante persone, in maniera particolare da Antonella Cadeddu, Floriana, Pamela e Laura Pinna, Francesca Corda, Alessandro Marcialis, Irene Piras, Sonia e Manuela».
Se il circo arriverà in città, come vi comporterete?
«Sicuramente ci sentirete, questo è sicuro. Ad esempio, se al semaforo troviamo qualcuno che regala sconti per i biglietti noi lo affianchiamo e diamo una locandina che spiega come vengono trattati gli animali».
Francesca Ghezzo