Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Più spazio per i bar»

Fonte: L'Unione Sarda
2 novembre 2012


POETTO. Chiesta la proroga delle licenze, ma potrebbe non bastare
 

I gestori dei chioschi: concessioni da allagare
Vedi la foto
I chioschetti più che triplicati non bastano: «Serve anche un allargamento delle concessioni: proporremo che ci venga affidata, almeno nei mesi estivi, un'area di 150 metri quadri per realizzare una pedana. È indispensabile per i concerti e gli spettacoli estivi», dice Sergio Mascia, presidente del Consorzio Poetto Services.
IL PUL È una delle osservazioni che i gestori dei baretti comunicheranno al Comune nei prossimi giorni: chiunque abbia interesse potrà presentare i propri rilievi al Piano di utilizzo dei litorali approvato martedì dal Consiglio. La procedura prevede sessanta giorni di tempo, più altri sessanta giorni in cui la Regione esaminerà il Pul sotto il profilo urbanistico e paesaggistico.
IL CONSORZIO «L'approvazione è un fatto estremamente positivo, per noi era fondamentale avere spazi protetti da vetrate per i nostri clienti e il Piano introduce proprio questa novità. Adesso però ci serve anche una nuova pedana: è indispensabile per la musica dal vivo, e tra l'altro serve anche per proteggere la spiaggia, evitando che la sabbia rimanga attaccata alle scarpe del pubblico».
RISTORAZIONE La possibilità di trasformare i baretti in piccoli ristoranti viene accolta positivamente da Mascia: «Alcuni di noi hanno già fatto investimenti per comprare cucine e laboratori professionali. Credo che l'offerta però rimarrà quella del “piatto unico”, come insalate o bistecche, che ci permettono di contenere i prezzi finali».
CAMERA DI COMMERCIO Anche il presidente della Camera di Commercio Giancarlo Deidda non ha nulla in contrario all'evoluzione dei chioschetti: «Se ci sono gli spazi, ben venga la ristorazione al Poetto».
PROROGA Il Consorzio Poetto Services ha anche inviato al Comune una richiesta di proroga delle autorizzazioni edilizie, scadute il 31 ottobre. «Per varie cause, dai ritardi nelle costruzioni dei baretti allo stop obbligato per la rimozione dell'amianto, abbiamo perso 85 giorni di lavoro. Chiediamo soltanto di poterli recuperare nei mesi autunnali». Le normative però non lascerebbero spazio a una proroga - questo è l'orientamento della Giunta comunale - e, teoricamente, i chioschi sarebbero abusivi. «C'è una differenza rispetto al passato. Ora c'è un percorso di legalità che è giunto quasi al termine. Credo che con un po' di buon senso si possano evitare altri problemi».
Michele Ruffi