Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Pul, maratona finale per evitare il commissario

Fonte: La Nuova Sardegna
31 ottobre 2012

comune&POETTO






CAGLIARI L'ennesimo giorno della verità per il futuro del Poetto: seduta del Consiglio comunale da questa mattina tutta dedicata al Pul, il piano di utilizzo del litorale. Altrimenti la Regione dovrebbe nominare un commissario ad acta. Oggi in ballo c'è anche la variante al Piano urbanistico comunale per creare la “sottozona Ghl”. Quella che potrebbe consentire ai baretti di essere in regola una volta per tutte con le volumetrie concesse in riva al mare. E non rimanere più in balia di scadenze e autorizzazioni. Oggi scade anche l'autorizzazione edilizia che consente ai chioschi di stare in piedi e aperti. Ma, al di là dell'esito del voto di questa mattina, i titolari si sono giá premuniti. Formalizzata e inoltrata al Comune nei giorni scorsi una richiesta di proroga sino al 25 giugno. «Una richiesta motivata - spiega Sergio Mascia, presidente della cooperativa Poetto services - innanzitutto dal fatto che l'autorizzazione è partita con quaranta giorni di ritardo. E poi c’è un’altra ragione: il problema della raccolta di amianto ci ha sottratto altri quarantacinque giorni. Non stiamo chiedendo sicuramente la luna». E oggi è il grande giorno. Non ci dovrebbero essere sorprese, ma con il via libera dell'aula Poetto e baretti potrebbero tirare finalmente un sospiro di sollievo: «Il giudizio - continua Mascia - rimane sicuramente positivo: dopo vent'anni siamo davvero a una svolta». Restano alcuni dettagli da definire, ma per quelli ci dovrebbe essere tempo. «Formalizzeremo la nostra proposta nelle osservazioni al Pul - dice il presidente di Poetto Services - chiedendo che, anziché quattro maxi aree sportive ne rimangano due. Questo non pregiudicherebbe l'attività sportiva (ci sarebbero comunque altri campi lungo l'arenile), ma potrebbe consentire di recuperare altri tremila metri quadrati da spalmare, 150 metri quadri ciascuno, per le pedane dei baretti. Questo per consentire che le attività di intrattenimento possano contenere il pubblico senza che quest'ultimo invada la spiaggia. L'arenile sarebbe più protetto. E allo stesso tempo ci sarebbe più spazio per gli spettacoli. Che significano più cultura, ma anche occupazione: nel 2011 (il 2012 per ovvi motivi non fa testo) i baretti avevano scritturato circa quattrocento artisti». Stefano Ambu