piazza Yenne
CAGLIARI Ieri mattina la statua di Carlo Felice non aveva grandi motivi per sorridere: è stata interamente coperta da un maxi-lenzuolo bianco (nella foto). E vista da Castello sembrava un grande fantasma al centro della città. Oscurata. Come dire: non la vogliamo più. Gli organizzatori della manifestazione (del Presidio piazzale Trento, Css e altri movimenti) chiedono di spostare il monumento al re dei Savoia in un museo e intitolare invece quell'area ai martiri di Palabanda. La vicenda risale al 1812: un gruppo di cagliaritani, proprio due secoli fa, fu scoperto e arrestato mentre organizzava una sommossa. Con i capi della congiura condannati all'impiccagione. «Carlo Felice - spiega Giacomo Meloni, Css - allora non c'era. Ma successivamente fu implacabile nell'applicazione delle condanne». I rivoltosi erano stati bloccati a duecento metri da piazza Yenne, nella zona intorno alla attuale via Palabanda. Il malcontento in città era diffuso. E nel mirino c'erano proprio i regnanti piemontesi. Da due secoli fa al presente. (s.a.)