L'opera Salomè costa troppo, rimpiazzata con il “Fidelio” di Beethoven


Per il Teatro Lirico i costi dell'opera Salomè «non sono sostenibili», così l'opera di Richard Strauss verrà sostituita con il Fidelio di Beethoven. Un titolo che si inserisce nella tradizione lirico-sinfonica tedesca, dalle caratteristiche non troppo diverse dall'opera eliminata, ma soprattutto dal costo dimezzato: 500 mila euro contro circa un milione previsti per Salomè.
Fortunatamente non c'erano impegni con la compagnia, altrimenti la fondazione avrebbe dovuto accollarsi anche i costi della penale. Nelle stesse date previste e nel rispetto dei turni, andrà in scena «un capolavoro straordinario che vale la pena far conoscere», ma non previsto nel programma originario della stagione lirica e di balletto del Teatro di via Sant'Alenixedda. Il direttore della programmazione, Marco Maimeri, fa subito riferimento alla situazione di stallo ai vertici del Teatro dopo la contestata nomina del nuovo sovrintendente Marcella Crivellenti. «L'esperienza ci insegna che quando una fondazione come la nostra subisce variazioni nel corso della gestione, anche di un solo anno - spiega il direttore della programmazione - episodi come questo sono all'ordine del giorno».
Sulla validità della nomina non c'è ancora nessuna certezza. Secondo fonti sindacali, la sovrintendente non si presenta in teatro dall'ultima riunione del Cda. «Non è escluso che se ci fosse stato ancora l'ex sovrintendente Gennaro Di Benedetto - continua Maimeri - avremmo potuto presentare Salomè. Quando si è dimesso, infatti, abbiamo fatto un'attenta verifica della condizione finanziaria». I biglietti già venduti, anche in abbonamento, verranno rimborsati al pubblico che non intendesse assistere al nuovo spettacolo in programma.
Veronica Nedrini