CONFARTIGIANATO. Appello all'Anci
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«L'Imu darà il colpo di grazia a 168 mila imprese». È una lettera dura quella scritta da Confartigianato Imprese Sardegna all'Anci e ai Comuni. È un grido di dolore, attraverso il quale l'associazione di categoria chiede «la riduzione dell'imposta su locali artigianali, commerciali e produttivi».
LA CRISI «Sono ben 168 mila le attività produttive in Sardegna, di cui 40.229 artigiane, che a breve dovranno pagare l'ultima tranche dell'imposta municipale unica», affermano in una nota Luca Murgianu e Filippo Spanu, rispettivamente presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna, «tutte si trovano davanti alla difficile scelta tra il pagare l'imposta comunale oppure licenziare il personale dipendente oppure, addirittura, essere costretti a chiudere l'attività».
LA RICHIESTA Confartigianato chiede dunque «la riduzione delle aliquote da applicarsi ai laboratori artigiani, ai piccoli negozi, ai capannoni, e in generale, ai locali commerciali e produttivi (accatastati nelle categorie C1, C3 e D) strumentali per le imprese». Questo perché, precisa l'associazione degli artigiani, «la legge istitutiva dell'Imu prevede che le amministrazioni comunali possano abbassare fino a tre punti millesimali l'aliquota di base (7,6 per mille) fissata dal Governo nazionale. I Comuni hanno pertanto margini di manovra tali da ridurla sino ad un minimo del 4,6 per mille».
L'ALIQUOTA MINIMA Con l'attuale periodo di «profonda crisi attraversato dalle imprese», prosegue la lettera, «sarebbe opportuno che gli immobili dove un'azienda esercita la propria attività beneficiassero dell'aliquota minima, altrimenti ciò potrebbe trasformarsi in un colpo di grazia per le attività produttive, già allo stremo delle forze per la gravissima recessione». Insomma, l'imposta municipale unica rappresenta un ostacolo insormontabile. «Rispetto all'anno scorso», incalza Confartigianato, «le tasse sugli immobili produttivi sono più che raddoppiate e, la nuova imposta, così come concepita, rischia di essere la condanna definitiva per artigiani e commercianti».
L'APPELLO Confartigianato Imprese, infine, si appella a tutte le amministrazioni e a tutti i consiglieri comunali perché si facciano promotori di questa richiesta in fase di approvazione del bilancio. «Mai come in questo momento di recessione», conclude la lettera scritta da Murgianu e da Spanu, «la voce delle imprese sarde nei confronti delle istituzioni comunali deve essere ascoltata. Pur consapevoli delle difficoltà dei Comuni, chiediamo ai sindaci e agli assessori che l'ondata di nuovi tagli agli enti locali non venga compensata a danno delle attività produttive».
Lanfranco Olivieri