Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Rifiuti, parliamone con i medici

Fonte: La Nuova Sardegna
16 aprile 2008

CAGLIARI. Sabato all’Holiday Inn sulla 554 si parla di rifiuti risorsa o guaio, ma dietro un dubbio che si accompagna ormai allo sconvolgente scenario napoletano, c’è un gruppo di esperti decisi a voltare pagina sugli allarmismi qualunque e su un altro vezzo molto italiano: ripararsi dietro le indicazioni dei decreti, spesso fumose, mai scritte da tecnici. E non è finita: i medici chiedono di entrare nelle stanze dove si valutano problemi e impatti ambientali per ragionare assieme quando il tema diventa la salute umana. Motore dell’operazione l’ordine dei medici di Raimondo Ibba da un’idea della collega Nemesi Ferrari. La proposta è stata accolta con entusiasmo dai tecnici già impegnati nel campo della gestione dei rifiuti. L’ha spiegato Aldo Muntoni professore di Ingegneria sanitaria ambientale che ha proposto un esempio delicato: le emissioni degli inceneritori. In buona parte vengono abbattute con tecnologie sempre più sofisticate, ma una porzione resta e finisce nell’aria. La grande domanda è: sono pericolose per la salute? «Non c’è una risposta assoluta - spiegava l’ingegnere - si deve decidere caso per caso, le particelle hanno una loro storia ed è qui che ci vuole il medico, figura che deve diventare parte attiva nella gestione dei processi ambientali i quali devono essere frutto di condivisione». Nella conferenza tenuta ieri per presentare il convegno è emerso con chiarezza come, all’esigenza dei tecnici di allargare il tavolo delle conoscenze necessarie per valutare con qualità i vari aspetti della gestione dei rifiuti, si affianchi l’istanza dei medici nata dall’aggiornamento del codice deontologico: «Esiste un obbligo del medico di controllare l’ambiente e diffondere informazione - spiegava ieri Nemesi Ferrari -, ma ci siamo resi conto della scarsa conoscenza da parte di noi medici delle questioni di natura ambientale e quindi del doppio problema che questo causa: da un lato non abbiamo strumenti per arginare gli allarmismi ingiustificati, dall’altro non siamo in grado di creare la giusta attenzione al rapporto tra ambiente e salute in relazione al problema dei rifiuti». Il chimico industriale Sergio Marcialis esperto di metodologie di controllo dell’inquinamento ha salutato con favore l’iniziativa dei medici cagliaritani perché il pacchetto delle norme già prende in considerazione l’impatto sanitario, ma nelle valutazioni (per assurdo) non esiste partecipazione dei medici, col risultato di vedere in giro informazioni poco precise: «Non esiste una sostanza inquinante in sé, esiste la rottura di un equilibrio: il problema dei rifiuti è sempre esistito, oggi ce n’è una quantità enorme perché non si è ancora deciso come trasformarla». Diceva Ferrari: «Il superamento di questa situazione è nell’integrazione, ma debbo dire che già da anni in altre regioni gli ordini si sono fatti avanti per percorrere questa strada e hanno ricevuto bacchettate da amministrazioni di tutte le colorazioni politiche: ci stavamo spingendo troppo oltre. Ecco perché torniamo a insistere battendo sull’esigenza di essere informati per informare come ci impone il nostro codice». Il presidente dell’ordine Raimondo Ibba ha spiegato: «Con questa iniziativa si comincia un percorso sulla base di ragionamenti che cominceremo a fare nel convegno e che riprenderemo, dopo i rifiuti, sul altri temi ambientali, assieme a chimici, fisici, epidemiologi». Ferrari ha spiegato che la classe medica intende lavorare sul principio di precauzione: «Una volta che potremo formarci una conoscenza sulla materia potremo instillare nel paziente il principio di precauzione: di fronte a certe situazioni sulle quali è difficile pronunciarsi perché non c’è una risposta univoca, si chiede cautela non perché esistano prove che siano nocive, ma perché non abbiamo le prove che non lo siano». Sabato interverranno Sergio Marcialis, Aldo Muntoni, Giuseppe Avataneo, Pierluigi Cocco, moderatori saranno Pierluigi Carboni e Mario Frongia, parteciperanno i sindaci di Cagliari, di Pula e Quartu, gli assessori regionale e provinciale, rappresentanti Casic, Arpa e del nucleo ecologico carabinieri. Si comincia alle 9.30, introduce Ibba.