a cura di: Andrea Deidda
Nel nuovo Poetto ecco le aree per lo sport. Il Pul (Piano Urbano del Litorale), approvato ieri dalla Giunta, prevede in spiaggia quattro zone, di 1500 metri quadrati ciascuna, dedicate alle attività sportive. Un' altra novità del documento, che metterà regole certe per le attività nell'arenile, è rappresentata dai chioschi: più ampi e amovibili.
I nuovi bar sorgeranno circa venti metri più avanti rispetto alla posizione che attualmente occupano. In totale lo spazio che occuperanno sarà pari al 12% della spiaggia, il 18% rimarrà riservato agli stabilimenti 'storici', mentre il 70% sarà costituito da spiaggia libera.
I chioschi (venti al Poetto più quattro a Giorgino), secondo il documento che è stato presentato oggi in commissione Urbanistica, avranno una superficie totale di 392 metri quadrati, dunque saranno ben più grandi rispetto a quelli esistenti. La superficie coperta sarà di 130 metri quadrati (attualmente è di 40), lo spazio aperto invece sarà di 66 metri quadrati. L'altra metà dello spazio a disposizione (196 metri quadrati) sarà destinata al "solarium". Le strutture tuttavia non saranno tutte uguali, il Pul infatti prevede diverse tipologie di costruzione (ad esempio in alcune i servizi igienici sono separati) e colori diversi ma all'interno di una scala predefinita.
Le prossime tappe. Il testo dopo il passaggio di lunedì in Giunta dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale: mercoledì ci sarà la presentazione in Aula, lunedì prossimo probabilmente si proseguirà con il dibattito mentre la votazione definitiva dovrebbe avvenire il 31 ottobre, proprio il giorno in cui ai cosiddetti 'baretti' scadrà l'autorizzazione che gli consente di rimanere in piedi.
Dopodichè la palla passerà alla Regione per quanto riguarda la valutazione paesaggistica e le verifiche di coerenza. Il tempo stimato per le procedure in questo caso è variabile ma dovrebbe aggirarsi intorno ai tre mesi. Nel frattempo rimane il problema di garantire, ai titolari dei chioschi, di rimanere in attività anche nella stagione non balneare. I gestori hanno chiesto al Comune, per evitare lo smantellamento, una sorta di "provvedimento 'ponte" nelle more dell'approvazione del Pul. Un provvedimento che dovrebbe fare leva sui ritardi delle autorizzazioni alla costruzione degli attuali chioschi (arrivate non a marzo bensì ad aprile e maggio di quest'anno) e sull'emergenza amianto che di fatto ha impedito ai proprietari delle attività commerciali di lavorare durante le fasi di bonifica.
"Stiamo aspettando il Pul dal 1993 - afferma Sergio Mascia, presidente della cooperativa Poetto Service - e questa amministrazione ha dato un input importantissimo. E' opportuno chiudere entro il 31 ottobre e siamo fiduciosi".