23/10/2012 01:56
di Maurizio Bistrusso
Arriva oggi pomeriggio in commissione urbanistica la proposta per il Piano di utilizzo deli litorale (Pul), che l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau ha illustrato ieri pomeriggio in Giunta e che arriverà in Consiglio comunale nella prossima seduta di mercoledì. L’adozione del Pul è il primo passaggio necessario per garantire il futuro della spiaggia del Poetto nel segno delle regole certe, della tutela e conservazione di complessi naturalistici come le zone umide di Molentargius e Santa Gilla, e il promontorio di Sant’Elia. Si apre uno spiraglio per gli operatori economici del litorale cagliaritano e in particolare per i titolari dei baretti che sperano che con questo primo passaggio normativo si possa evitare lo smontaggio delle strutture lignee appena costruite nel rispetto delle linee guida approvate dalla Giunta Zedda lo scorso dicembre. Per il presidente della commissione urbanistica, Andrea Scano, si tratta di un tassello importante per il futuro del litorale cagliaritano. “La commissione è chiamata a votare un’ipotesi di variante urbanistica – dice Scano - che trasformerà il lungomare da zona H dove attualmente esiste una modestissima quantità di volumi disponibile in una nuova zona denominata in gergo urbanistico "GHL" per realizzare nuove volumetrie in una striscia vicino alla strada che consentirà di ipotizzare una zona per realizzare strutture più grandi di quelle attuali“. I titolari delle concessioni chiedono di poter lavorare nel lungomare tutto l’anno e temono che le lungaggini burocratiche non consentano di proseguire l’attività dopo la scadenza, da tutti temuta, del 31 ottobre. “Con l’adeguamento urbanistico – spiega Andrea Scano – sarà possibile realizzare una nuova struttura di circa 80 metri quadri coperta e completamente trasparente che renderà fruibili i baretti anche in condizioni di vento e di maltempo. La situazione è complessa e non è automatico che questo atto garantisca la permanenza dei chioschi prima dell’approvazione definitiva del Pul che richiede ancora molti mesi.Questo è un passaggio fondamentale di regiolamentazione e pianificazione urbanistica. E’ possibile che il Consiglio comunale con un’altra iniziativa e con una nuova delibera possa evitare che i baretti vengano smontati. In teoria e con questo primo atto speriamo che nessuno ci possa più puntare la pistola come è avvenuto nel recente passato”.
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