Lo spettacolo apre oggi (alle 20,45) la stagione di prosa al Massimo di Cagliari
Dal barocco fino al rock, un frizzante dialogo
Stasera si gioca a fare musica con un “Dis-concerto”, termine rivelatore di quella gioiosa trasgressione che non fa mai male, anche se “PaGAGnini”, spettacolo d'apertura della stagione di prosa del Cedac al Massimo di Cagliari, è certamente un'affettuosa dichiarazione d'amore per il maestro dei “Capricci” e per ogni genere musicale. Classico, barocco, rock, contemporaneo, espressioni diversissime tra loro tenute insieme da un giocoso, incalzante, acrobatico dialogo del Quartetto d'Archi, guidato dal travolgente violinista Ara Malikian, libanese di nascita ma con radici armene, patrimonio che diventa la cifra del suo talento.
Allora, che musica sia e che sappia aprire il cuore ai desideri. Già, perché sul palco, questa sera, i quattro musicisti in frac riveleranno i loro pensieri segreti al pubblico e il suono sarà la “voce” della loro anima. Avete mai pensato che mentre si esegue un brano di musica classica si vorrebbe magari suonare un pezzo rock? Lo spettacolo, prodotto dal collettivo spagnolo “Yllana” che scommette sull'ironia e sulla farsa, è una bella partitura, impeccabilmente eseguita dai quattro artisti, che attraversa con acrobazie musicali i generi più diversi. Si parte con il barocco, si citano musiche da film, si fanno affiorare brani d'opera, si passa per la musica andalusa e per quella popolare colta, si approda a quella contemporanea. Si rende, con spiritosa intelligenza e “gag” (ecco spiegato il titolo), omaggio a uno dei più grandi violinisti e più estrosi interpreti della musica romantica, Niccolò Paganini, maestro delle improvvisazioni.
A guidare le irruzioni musicali nel fantastico e nel surreale sarà Ara Malikian, uno dei più brillanti ed espressivi violinisti della scena musicale contemporanea. Poco più che quarantenne, figlio d'arte, Malikian ha rivelato un precoce talento tanto da esordire in concerto da enfant prodige ad appena 12 anni, riuscendo a ottenere a 14 l'ammissione alla prestigiosa Hochschule für Musik und Theater di Hannover proseguendo la sua formazione con i maestri della Guildhall School di Musik & Drama di Londra. Sono state le sue radici armene e il mondo mediorientale nel quale è cresciuto a suggerirgli un costante scambio tra culture musicali, un patrimonio che affiorerà prepotente questa sera in “PaGAGnini”. Con lui sul palco, il trio d'archi che compone l'Ensemble con Malikian, Fernando Clemente (violino), Eduardo Ortega (violino) e Gartxort Ortiz (violoncello).
Il Cedac ricomincia con uno spettacolo straordinario (per il turno E) che sbarca a Cagliari, aveva esordito lo scorso anno a Milano, e verrà replicato fino a domenica 28. L'appuntamento è per le 20,45.
Caterina Pinna