Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Giorgio Faletti vince l’Alziator

Fonte: La Nuova Sardegna
31 ottobre 2008

VENERDÌ, 31 OTTOBRE 2008

Pagina 41 - Cultura e Spettacoli



Cerimonia di premiazione al Lirico di Cagliari con Dacia Maraini, Marcello Fois e Nicola Lecca




VALENTINA CAREDDU

CAGLIARI. E’ stato Giorgio Faletti, con la sua ultima opera “Pochi inutili nascondigli”, ad aggiudicarsi il premio letterario (sezione narrativa) che la città di Cagliari ha dedicato al giornalista e scrittore Francesco Alziator. Nella serata conclusiva, mercoledì al teatro Lirico, il poliedrico cabarettista, scrittore, cantante e attore non ha mancato di replicare con una battuta al presentatore e giornalista Franco di Mare. «La gioia per un premio dura due giorni - ha ironizzato Faletti di fronte al sindaco Emilio Floris, anima dell’iniziativa insieme a Maurizio Porcelli e Ada Lai - Ma quei due giorni te li godi tutti».
Tante le opere premiate, per altrettanti scrittori, di cui molti giovani emergenti e stranieri. Come l’egiziano Bahaa Taher, vincitore con “Amore in esilio” per la sezione speciale, seguito da Alen Custovic con “Eloì Eloì” e Kilap Gueye con “La panchina”. O ancra il giovane Stefano Cortis, premiato nella sezione “opere inedite” per il racconto “La pulce e la lucciola”, e Luca Ducceschi, vincitore della “sezione giovani autori” con “Tre storie di inverni neri”. Sempre tra gli inediti, “sezione racconti”, primo tra i finalisti è stato Vanes Ferlini, mentre per la saggistica il premio è andato a Francesco Manconi con “Tener la patria gloriosa”.
Non sono mancate le menzioni speciali a Franca Rita Porcu per il suo “Quando suonava la barilocca”, minuziosa opera storiografica e bibliografica che riccheggia i tempi del lavoro degli operai in miniera, e a Rita El Khayat per “Georges Devereux”.
In un teatro gremito di gente, Cagliari ha ricordato ancora un volta, in questa seconda edizione del premio, tra le parole della figlia Cristiana, un uomo che amava la sua città. Un uomo che con le sue parole ha contribuito a gettare il seme su cui oggi fiorisce la letteratura sarda, il suo essere competitiva nel mondo. Basti pensare a scrittori come Marcello Fois, le cui opere sono state tradotte in tutto il mondo, e che ha ricevuto mercoledì una targa d’onore, consegnatagli dallo scrittore Nicola Lecca, nelle vesti di un brillante presentatore. Leit motiv della serata, la necessità di dialogo tra le culture, il bisogno di sanare “il conflitto tra storia e memoria per creare un alleanza tra civiltà differenti”, come ha sottolineato uno degli scrittori ospiti (premiato anche lui con una targa) Khaled Fouad Allam.
Non è mancato sul palco del Lirico il ricordo di una delle più grandi scrittrici sarde, il Nobel Grazia Deledda, dalle parole di Dacia Maraini, che porterà l’autrice a Cuba.