Sovrintendente: intervengono parlamentari e sindacati
Protesta prima del concerto
Parlamentari, sindacati - ieri è stato il turno della Cisl - consiglieri regionali: la politica e i rappresentanti dei lavoratori continuano a dividersi sulla nomina di Marcella Crivellenti a sovrintendente del Lirico, mentre i dipendenti della fondazione annunciano per stasera una nuova protesta. Oggi (alle 20.30) inizierà la stagione concertistica: prima verrà convocata una conferenza stampa, di fronte agli spettatori, per «sensibilizzare i cittadini sulla vertenza, e costruire con loro una coscienza di teatro come bene collettivo assoluto, un diritto alla cultura imprescindibile».
IL PDL Intanto sulla vicenda interviene anche il deputato del Pdl, Bruno Murgia: «Basta con questo muro contro muro che non porta che discredito al teatro, si proceda subito alla nomina del sovrintendente ma il sindaco Zedda torni sui suoi passi e proponga un nuovo nome. Al di là dei cavilli procedurali è ora di uscire da questa impasse con una nome all'altezza della vecchia immagine del Lirico».
Risponde il senatore dell'Idv Federico Palomba: «Le opposizioni vogliono approfittare della vicenda della nomina del sovrintendente per contestare radicalmente l'operato del sindaco. Questo atteggiamento è distruttivo, anche perché proviene da una parte politica che ha governato Cagliari nel periodo in cui la gestione del teatro Lirico ha prodotto una vera e propria voragine».
A FAVORE Il consigliere regionale di Sel Luciano Uras difende la scelta di Zedda, suo compagno di partito, e la definisce «coraggiosa», oltre a precisare: «Va apprezzata e accettata la sfida. Impariamo tutti a giudicare dai risultati e a fare tesoro degli errori che qualcuno ha già commesso. Altri che apparivano capaci ed esperti, in passato hanno fallito».
Ma le critiche più forti arrivano dai sindacati. Dopo le parole del segretario della Cgil Enzo Costa, ieri è intervenuto anche Fabrizio Carta della Cisl, che osserva: «Il sindaco, diventato improvvisamente decisionista (che ci sia un virus che si annida in certi scranni e che colpisce chi vi si siede?) ha deciso di testa sua ed ha rotto quell'atmosfera favorevole che si era creata, anche grazie ai finanziamenti che la Regione ha disposto a favore del teatro». Il rilancio del Lirico secondo Carta passa «dall'impegno comune di forze sociali e istituzionali (tra le quali la Camera di Commercio, da sempre defilata) per ridefinirne il ruolo, come istituzione culturale sopraffina».
M.R.