a cura di: Ennio Neri
La commissione Cultura ha approvato il regolamento per l'erogazione dei contributi per attività culturali e di spettacolo. Sei voti a favore (Ghirra, Sel, Lobina, Federazione della sinistra, Meloni, Murgia e Rodin, Pd e Petrucci, Meglio di prima non ci basta), 3 contrari (Chessa, Udc, Lai, Uds e Porcelli, Pdl) e 1 astenuto (Porrà, Riformatori).

"Il regolamento", ha spiegato il presidente della commissione Cultura Francesca Ghirra, "ha arricchito la proposta degli uffici, recependo gran parte delle richieste fatte dagli operatori del settore durante il ciclo di audizioni che si sono svolte nei mesi scorsi". E individua criteri oggettivi per la valutazione dei progetti culturali: le domande verranno istruite da una commissione di esperti, sulla base di criteri mutuati dai bandi europei che premiano la qualità dei progetti e la professionalità dei proponenti, con un occhio di riguardo a interventi che generino benefici permanenti per il territorio (in particolare alle zone a forte disagio sociale), coinvolgano le scuole e in particolare gli istituti localizzati in territori disagiati e a forte rischio di dispersione scolastica.

Tra le altre novità introdotte, la possibilità di lavorare sulla programmazione triennale, la pubblicazione della graduatoria, con l'indicazione analitica dei punteggi ottenuti e della consistenza del contributo erogabile per ogni progetto. Oltre alla possibilità di ricevere contributi non monetari, come la concessione gratuita di spazi, teatri e centri culturali e la volontà di snellire i procedimenti burocratici di rendicontazione attraverso l'autocertificazione e la garanzia di tempi certi di erogazione