Il Piano di utilizzo dei litorali potrebbe approdare in consiglio comunale entro la prossima settimana
di Stefano Ambu wCAGLIARI
Baretti quasi salvi. Fra meno di due settimane, il 31 ottobre, scade l'autorizzazione edilizia che consente ai manufatti di rimanere in piedi. Ma l'ipotesi smantellamento dovrebbe essere scongiurata: domani arriva in commissione urbanistica la bozza del nuovo Piano di utilizzo dei litorali. È l'accelerazione che i titolari dei chioschetti aspettavano: l'adozione del Pul, da votare subito in consiglio comunale, potrebbe fermare le lancette del tempo. L'approvazione definitiva, con il passaggio alla Regione, sarà roba dei prossimi mesi. Ma l'adozione, a questo punto, dovrebbe bastare. Riepilogando: domani è in programma la commissione negli uffici comunali di via Sauro con la "prima" della bozza del Pul. Poi, se tutto dovesse filare liscio, di corsa in assemblea civica. E lì, forse giá dalla prossima settimana (ma in extremis il calendario indica come giorno utile anche il martedì della settimana successiva) potrebbe arrivare il sì. Il pacchetto comprende tre delibere: le più importanti riguardano proprio il Pul e la variante al Puc (piano urbanistico comunale) per la creazione di una sottozona che consentirà, anche tecnicamente, lunga vita alle volumetrie dei chioschetti. «Contiamo – assicura Andrea Scano, presidente della commissione Urbanistica – di rispettare i tempi. Non è l'approvazione definitiva, ma comunque un atto che indica che la procedura è in fase di compimento». Sarebbe un calcio al pericolo "smontaggio". E anche all'ipotesi (anche se remota) del commissario ad acta. Una possibilità prevista dalle linee guida sulla stesura dei Pul adottate due anni fa dalla Regione: "in caso di ritardo o di omissione da parte degli enti locali di atti obbligatori per legge nell'esercizio delle funzioni conferite, l'assessore regionale competente in materia di demanio, sentito l'Ente inadempiente, assegna al medesimo un termine, comunque non superiore a sessanta giorni, per provvedere". E questo è il "cartellino giallo". "Decorso inutilmente tale termine il Presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale, nomina su proposta del medesimo Assessore, uno o più commissari che provvedono in via sostitutiva". E qui sarebbero dolori: un'ipotesi che i titolari dei baretti non vogliono neanche prendere in considerazione: «Per quanto competente – spiega Sergio Mascia, presidente del Consorzio Poetto Services – non potrà mai avere la stessa conoscenza del territorio che può avere un ente locale». ©RIPRODUZIONE RISERVATA