Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari diventa il set per tre minuti di celebrità

Fonte: L'Unione Sarda
17 ottobre 2012


La sfida cinematografica è riservata a “Professionisti-Amatori” e “Studenti”

L'Alziator apre una finestra-concorso con i corti

«Sono appassionata della settima arte e da giovane andavo spesso al cinema, mettendomi sempre nelle prime file. Avvenne proprio là l'incontro con Alziator, un signore che stava comodamente sdraiato sulle poltrone sotto lo schermo. E così, tra un personaggio della cultura sarda e una studentessa miope, iniziò un dialogo sul cinema di cui ancora oggi mi resta traccia». Nereide Rudas, presidente della Fondazione Francesco Alziator, torna indietro nel tempo e si riempe gli occhi delle storie di celluloide interpretate da affascinanti divi. Ripesca personali immagini in movimento del passato, quando scendeva a piedi e si infilava all'Olimpia, un'altra delle storiche sale ormai perdute del capoluogo. Ma in questo modo regala un ricordo assai curioso dello scrittore e giornalista a cui è intitolato il premio letterario internazionale, giunto quest'anno alla sesta edizione. Ieri l'annuncio del concorso di cortometraggi “Tre minuti di celebrità a Cagliari”, inserito collateralmente al premio.
Oggetto della sfida, illustrata alla stampa da Maurizio Porcelli, direttore della Fondazione, è quindi la città, divenuta set anche delle ultime opere dei registi sardi Salvatore Mereu e Peter Marcias (il suo film, “Dimmi che destino avrò” esce il prossimo mese). La competizione, supportata dalla presidenza della Giunta regionale, dalla Fondazione Banco di Sardegna e dall'amministrazione comunale, si apre a due le categorie: “Professionisti-Amatori” e “Studenti”. La prima, senza limiti d'età e di nazionalità, è riservata a chi lo fa per mestiere e come amatore, mentre la seconda si rivolge agli alunni delle scuole medie e superiori, pubbliche e private. La scadenza è fissata al 30 novembre, nelle modalità del bando reperibile all'indirizzo web www.premioletterariofrancescoalziator.it (340/ 0566713 invece il numero per ulteriori informazioni). Il 7 di dicembre i giurati, coadiuvati da rappresentanti della Cineteca Sarda e dell'associazione Schermi Rubati, premieranno i due corti vincitori con mille euro. I secondi e i terzi in classifica porteranno a casa un abbonamento al cinema. La giuria si riserva, inoltre, di assegnare un premio della critica per le opere che dimostrino una vicinanza ai valori di Francesco Alziator.
A tutti i partecipanti viene lasciata libertà di tema per filmare e presentare il capoluogo in tre minuti. Tempo limitato che richiede maggiore sforzo per la maggiore capacità di sintesi richiesta, secondo il direttore della Società Umanitaria - Cineteca Sarda di Cagliari, Antonello Zanda. Questi brevissimi corti dovranno portare a galla i pregi e, perché no?, anche i difetti della città. Magari provando a fissare tra luci e ombre i luoghi suggestivi cantati da Alziator nei suoi lavori. Infine, per favorire la creatività degli autori, sarà valutata la modalità di interazione fra musica e immagini.
Sarebbe bello, secondo gli organizzatori, arricchire il montepremi. Per consentire di accompagnare i giovani in visita a Cinecittà, o istituire delle borse di studio per studiare cinema nelle grandi scuole. L'appello è rivolto alle istituzioni, in una fase di transizione in cui rispetto a esse il Premio Alziator ha «maggiore autonomia come Fondazione», nelle parole della presidentessa, «ma richiede più affetto e partecipazione da parte di tutti». Di cinema ha parlato, infine, Giovanni Follesa, come componente per la Film Commission. Si vogliono attrarre in Sardegna le grandi produzioni cinematografiche e utilizzare maestranze locali, come succede in altre regioni dove il cinema funziona.
Manuela Vacca