La rimodulazione dei costi chiesta da alcuni commercianti
Il parere dei concessionari del mercato sulle nuove tariffe risulta tutt'altro che unanime. I duecento commercianti sono divisi in due blocchi contrapposti e ognuno sostiene con forza la propria tesi.
Tore Saba , storico fruttivendolo, è contrario. «È tutto sbagliato», taglia corto, «bisognava lasciare il prezzo di prima, cinquanta centesimi per un'ora. Aumentando la tariffa c'è il rischio che i clienti scappino». Saba lancia una provocazione. «Se l'obiettivo era quello di agevolare la rotazione, bisognava calcare la mano sulle ore successive. Se potessi decidere io, farei pagare cinquanta centesimi per la prima ora e quattro euro per ogni ora successiva. Così sì che si otterrebbe il risultato. È necessario inoltre vigilare sul piazzale. I parcheggiatori abusivi sono troppi. Bisognerebbe allontanarli o controllarli meglio perché le lamentele sono all'ordine del giorno».
Patrizia Campus , presidente del Comitato degli operatori del mercato, è di tutt'altro avviso. «Queste nuove tariffe le abbiamo chieste noi al Comune attraverso una petizione specifica», ricorda, «sono convinta che si riveleranno utili per evitare che la gente blocchi i parcheggi per l'intera mattina spendendo 4,50 euro. Adesso per sostare così a lungo si spende il doppio, per cui mi aspetto che tanti stalli si libereranno a beneficio dei nostri clienti».
«Anche per me si tratta di una novità positiva», afferma Dolores Fenu , venditrice di legumi e frutta secca, «i benefici per i clienti si noteranno subito». Perplesso, invece, Carmelo Monni , venditore di formaggi. «Quindici minuti non bastano per fare la spesa, possono essere sufficienti solo se si deve ritirare qualcosa. Il sabato mattina, giorno di maggiore affluenza al mercato, anche un'ora può non bastare se c'è fila, con il rischio che il cliente debba pagare anche la seconda ora».
Paolo Loche
Ma c'è chi elogia l'iniziativa: tutti devono avere il diritto di posteggiare
Dai clienti abituali del mercato civico una bocciatura secca, senza possibilità di appello. «Le nuove tariffe per la sosta? Un furto», tuona Natale Orrù , 35 anni, cagliaritano, «di fatto parcheggiare un'ora adesso costa il doppio. Era molto meglio prima, quando bastavano cinquanta centesimi. Al giorno d'oggi, con la crisi che c'è, ogni spesa in più è pesante. La gente al mercato continuerà ad andare, ne sono convinto, ma sarà costretta a spendere molto. Non è stata una scelta felice. Io non la condivido».
Dello stesso avviso Angela Di Dio . «Povero mercato», esclamava ieri di fronte alla colonnina del Ctm, «in un quarto d'ora la spesa non si fa. E neanche in mezz'ora. Al mercato ci vengo, in media, due-tre volte alla settimana. Questo aumento non ci voleva». Più diplomatica Iliana Crugnola . «Per chi deve fare una commissione al volo o ritirare qualcosa», afferma, «la possibilità di sostare per quindici minuti pagando trenta centesimi anziché cinquanta per restare un'ora come accadeva prima è senz'altro positiva. Ma in generale credo che la maggior parte delle persone parcheggino al mercato per fare la spesa e un quarto d'ora non basta. Sono perplessa».
L'unica voce parzialmente fuori dal coro è quella di Elena Corda . «È giusto che tutti abbiano la possibilità di parcheggiare», sostiene, «ben venga, quindi, l'aumento della tariffa per la sosta lunga, al fine di liberare parcheggi ed evitare che restino occupati dalla stessa persona per l'intera mattinata. La tariffa per un quarto d'ora è sicuramente utile per chi ha prenotato la spese e deve solo ritirarla e vuole entrare e uscire. Personalmente impiego molto più tempo. A me piace girare, guardare e scegliere bene». (p.l.)