Rassegna Stampa

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L'sos edilizia del regista Enrico Pau: "In arrivo un palazzone con garage a Palazzo Aymerich, voglio

Fonte: web Castedduonline.it
16 ottobre 2012

 

"15/10/2012 19:55di Jacopo Norfo

La città vista dagli occhi preoccupati del regista Enrico Pau, in diretta su Radio X, è una Cagliari dove il fantasma del cemento riaffiora in maniera dominante. In che modo? Ad esempio sopra le macerie di Palazzo Aymerich, dove sarebbe pronto ad essere costruito un palazzone con tanto di garage sotterraneo sui resti dello storico edificio di Castello dove oggi ballano soltanto i topi. Enrico Pau, ospite questa sera nella trasmissione "Cagliari Social Radio-Extralive!" condotta da Sergio Benoni, traccia uno scenario allarmante: "La città sta per tornare in mano a quelli che chiamerei palazzinari prima ancora che cementificatori- spiega Pau- senza timore di essere smentito posso affermare che nel silenzio generale il progetto di un nuovo palazzo con diversi piani su quel che resta oggi di Palazzo Aymerich. Ma le mire dei costruttori sono dirette in particolare sui cosiddetti "vuoti urbani", quelli indicati chiaramente nel nuovo piano particolareggiato del centro storico. Un esempio? In via San Saturnino c'è un albero solitario all'interno di un giardino, e proprio lì è previsto un altro palazzone. Nessuno ha pensato invece che sarebbe stato più bello lasciare quel giardino agli abitanti di Villanova. La verità invece è che si vuole tornare a costruire dappertutto". L'allarme di Enrico Pau, che qualche anno fa era stato tra i promotori del comitato che si oppose alla palazzina poi approvata in via Milano, arriva nel momento in cui il centrosinistra parla invece molto di "edilizia sostenibile": "Sento spesso i nostri politici promettere che non ci sarà altro consumo edilizio del nostro territorio- continua Enrico Pau- invece non sarà così nella gran parte dei nostri quartieri. Mi piacerebbe che qualcuno venisse qui in trasmissione e mi dicesse senza mezzi termini che sto dicendo" cazzate", ma purtroppo temo che non sarà smentito. Sarebbe stata più bella l'idea fallita di portare a Cagliari i grandi architetti, magari per progettare una città diversa. Ma basterebbe qualche piccolo segnale, magari realizzare un viale alberato in viale Sant'Avendrace, per dare una speranza a quel quartiere di non essere condannato a restare sempre e soltanto una periferia. Certo, mi rendo conto che non è facile il compito di Massimo Zedda e di Paolo Frau. Ma anche l'ombra a Cagliari è spesso un miraggio, e la città dei nostri sogni si scontra con una realtà purtroppo diversa".

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