a cura di: Ennio Neri
La Crivellenti ha mandato la propria candidatura, ma senza passare dalla manifestazione di interesse e percepisce uno stipendio che "non supera i 120 mila euro". Poi la rivolta di Cualbu che esprime tutto il dissenso e un voto favorevole solo per scongiurare il commissariamento del Teatro. E poi il punto sul ruolo giocato dal Ministero.
E' quanto emerge dai verbali della seduta del cda del primo ottobre scorso. Una riunione infuocata, conclusa col voto favorevole a Marcella Crivellenti, decisione che scatenerà la rivolta dei sindacati che, proprio come il Pd, contesteranno la scelta nel merito (oltre al curriculum, restano le vecchie ruggini risalenti all'epoca in cui il nuovo Sovrintendente guidava la biglietteria di via Sant'Alenixedda) e nel metodo (l'inutilità della manifestazione di interesse").
E proprio su questo punto Zedda, nelle vesti di presidente della Fondazione, ha spiegato che la manifestazione di interesse era stata indetta "a scopo esplorativo e quindi non vincolante per il Teatro". E quindi ha ritenuto di poter prendere in considerazione la domanda presentata dalla Crivellenti che, "seppure al di fuori della procedura" ha presentato la propria candidatura a Sovrintendente.
La Crivellenti è definita persona in possesso di requisiti previsti dallo Statuto per competenza e esperienza, gode della fiducia del sindaco che garantisce per l'affidabilità e assicura coerenza con "gli indirizzi programmatici e gestionali che il Cda si è dato per migliorare e sviluppare I' attività della Fondazione del Teatro".
E c'è poi un passaggio-chiave: Zedda fa presente tra "di aver condiviso anche con il Ministero le caratteristiche del profilo più adeguato a svolgere il ruolo di Soprintendente". E infine il compenso che non dovrà superare i 120 mila euro annui lordi onnicomprensivi "in linea con la retribuzione del direttore generale del Comune", anche per "dare un preciso segnale all'esterno".
Dopo il discorso del primo cittadino si passa alle dichiarazioni di voto dei consiglieri. Per Antonello Arru ci sono tutti i requisiti "almeno dal punto di vista formale", Felicetto Contu esprime riserve e perplessità, ma aggiunge che il Cda non può fare a meno delle proposte del Presidente (Zedda, ndr). Maurizio Porcelli dichiara il voto favorevole e chiede una posizione unanime per dare un segnale di compattezza e fermezza, sì anche di Cristiano Cincotti che sottolinea il "peso" dell'aspetto fiduciario. Mentre Oscar Serci vota sì anche perché la bocciatura sarebbe un atto di sfiducia "che porterebbe a logiche conseguenze negative".
Gualtiero Cualbu esprime invece totale dissenso per il nome indicato dal Presidente, giudicato "inadeguato al ruolo e privo dei più importanti requisiti indicati dallo Statuto" e prende atto di quanto dichiarato dal Presidente e cioè che "che si tratta di persone di sua fiducia, di cui lui garantisce la competenza e la capacità per ricoprire il ruolo di Sovrintendente e di aver avuto conferma che la scelta è condivisa dallo stesso Ministero".
Cualbu chiede poi perché non siano state prese in considerazione la candidature della manifestazione di interesse "alla quale la Crivellenti non ha partecipato e il cui curriculum è stato consegnato al cda solo oggi". Ma l'ingegnere, dopo l'insistenza di Zedda e di alcuni consiglieri che chiedono l'unanimità ,vota favorevolmente, a condizione che emerga il suo dissenso, solo per ribadire la fiducia al Presidente e per evitare il commissariamento del Teatro.
La discussione si conclude col Cda che "ferme restando le perplessità" di alcuni consiglieri "all'unanimità delibera di esprimere il proprio consenso per la nomina della Signora Marcella Crivellenti alla carica di Sovrintendente dichiarando che trattasi di persona che garantisce la competenza e la capacità per ricoprire il ruolo" e con Zedda che ringrazia il Consiglio per la tìducia accordatagli confermando la piena responsabilità della scelta pur nella consapevolezza delle difficoltà derivanti dalle perplessità espresse da alcuni membri del cda.
Intanto prosegue la mobilitazione dei sindacati che ancora occupano gli uffici di via Sant'Alenixedda. E' probabile che alcune forze politiche nell'ambito della maggioranza tentino la strada della moral suasion per convincere la Crivellenti alle dimissioni, ma si tratta di un percorso tutto in salita. E in mattinata è arrivato un altro comunicato dei sindacati che chiedono "un piano industriale e di rilancio che sappia coniugare il rigore economico e le capacità di spendere al meglio le risorse che il Teatro Lirico di Cagliari riceve, ancor più oggi che la situazione finanziaria, grazie anche al recente intervento della Regione, sembra incardinata sulla giusta strada". E invitano a scegliere il nuovo sovrintendente "con l'unico criterio serio e responsabile, cioè quello delle competenze migliori nel rispetto della trasparenza e della legalità".