CAGLIARI Corsa alla prima consulta degli immigrati della storia di Cagliari: i candidati (la presentazione dei documenti necessari per essere eletti è scaduta ieri alle 20) sono una trentina. E tutte le più importanti comunità straniere presenti in città hanno risposto all'iniziativa del Comune: Filippine, Bangladesh, Senegal, Cina su tutti. Grazie al meccanismo predisposto dal Municipio nell'organismo consultivo tutti le aree geografiche avranno, al di là del numero dei voti, un loro rappresentante. «Un'ottima risposta – spiega Sebastiano Dessì, consigliere di Sel – e un segnale che dimostra come ci sia voglia di partecipazione. Sembrerebbe meno accentuata, da una prima valutazione, la presenza cittadini originari di Paesi dell'Unione europea". Tra un mese, il 15 novembre, il momento della verità. Con le comunità che sceglieranno da chi essere rappresentati per interagire innanzitutto con il Comune. E intanto ieri volantini, striscioni e corteo da piazza del Carmine alla Prefettura per chiedere una proroga – il termine scadeva proprio ieri – per i permessi di giorno. Alla partenza della manifestazione organizzata da immigrati e antirazzisti c'erano circa centocinquanta persone, soprattutto extracomunitari. In testa al corteo uno striscione con la scritta "Nessuno è clandestino". «Una sanatoria- ha detto Carlo Pitzalis, uno degli organizzatori della manifestazione- che ha portato in questi giorni centinaia di persone davanti ai patronati». (s.a.)