Il sindaco Zedda: nell'arena torneranno anche gli spettacoli
Via la platea di legno, oggi visite guidate
La platea libera da tubi Innocenti e assi di legno non si vedeva dal 2000: dalla pancia dell'Anfiteatro è spuntato fuori di nuovo anche il tunnel sotterraneo che collega l'arena romana all'Orto dei cappuccini, sull'altro versante di viale Fra Ignazio. Sulle gradinate rimangono ancora le strutture realizzate con i fondi per il Giubileo, ma anche quelle potrebbero essere eliminate presto: «Speriamo di portare a termine il progetto prima della fine della consiliatura», spiegano il sindaco e l'assessore ai Lavori pubblici, mentre presentano la giornata di apertura straordinaria del monumento.
IL TOUR Anche se il cantiere non è ancora stato chiuso, oggi l'Anfiteatro si potrà visitare («dalle 11 al tramonto»), in attesa che venga riaperto definitivamente ai tour guidati. «Presto il monumento sarà di nuovo a disposizione dei cittadini e dei turisti, e tornerà ad essere anche un luogo di spettacolo», dice Massimo Zedda. «Per la riqualificazione ci affideremo a un concorso di idee. Si potrebbe realizzare un palco nella zona dove c'erano i camerini, costruendo poi le gradinate sul costone roccioso di fronte: in questo modo il pubblico avrebbe a sinistra il monumento e a destra una magnifica vista sul mare. Ovviamente il numero di spettatori sarà compatibile con la tutela dell'arena. Pensiamo al Colosseo, che ospita spettacoli per cinquecento persone».
IL CANTIERE L'assessore dei Lavori pubblici Luisa Anna Marras ha spiegato che presto inizieranno i lavori per eliminare gli spalti del primo anello: «Finanzieremo il cantiere grazie ai soldi risparmiati con il ribasso d'asta. Abbiamo a disposizione anche altri 328 mila euro, oltre ai 318 già spesi, per programmare un secondo lotto di lavori». Gli ingegneri hanno dovuto combattere l'umidità che si è creata in questi anni nelle pietre sotto la platea: «C'è voluto del tempo per asciugare quella parte del monumento. Ora vogliamo restituire l'Anfiteatro al suo antico splendore», ha detto Luisa Anna Marras.
LE CONDIZIONI Il soprintendente ai Beni archeologici Marco Minoja ha parlato delle condizioni generali della struttura: «I danni più rilevanti li rileveremo sulle gradinate. Posso dire che fino ad ora è emerso uno stato di conservazione non soddisfacente. Il degrado più preoccupante riguarda le ristrutturazioni dei primi del Novecento». L'assessore della Cultura Enrica Puggioni ha poi aggiunto: «L'arena romana sarà inserita in un progetto più ampio che abbraccerà varie strutture di interesse storico della zona, come la villa di Tigellio».
Michele Ruffi