Bersani, Renzi, Vendola e Civati: il Consiglio si divide
PRIMARIE. La corsa per la guida della coalizione: gli orientamenti in Comune
Il 25 novembre è dietro l'angolo e il centrosinistra cagliaritano si prepara alla sfida delle primarie, che vedrà nelle prossime settimane l'arrivo dei big della politica nazionale: sabato prossimo Nichi Vendola planerà in città accolto dal sindaco Massimo Zedda, entro la fine del mese sarà poi la volta di Matteo Renzi e (forse) di Pierluigi Bersani. In Consiglio comunale i partiti di maggioranza si dividono, anche se tutti si affrettano a precisare che «chiunque vinca avrà l'appoggio leale di tutti, non ci faremo lo sgambetto a vicenda».
GLI ORIENTAMENTI La corrente dei bersaniani, guidata dal presidente del Consiglio Ninni Depau e dal capogruppo Davide Carta, è la più folta del Pd: «È sicuramente la guida più autorevole e forte per il centrosinistra, ha avuto il coraggio di mettersi in gioco e ha guidato il partito in un momento molto difficile», spiega Carta, che aggiunge: «La sua elezione poi potrebbe riuscire a tenere insieme anche altre anime della coalizione, come quella dell'Idv». Già: l'Italia dei valori per ora è uno spettatore interessato delle primarie, che domani avranno una lista ufficiale di candidati - le firme potranno essere presentate entro la mezzanotte di oggi -, tra i quali potrebbe esserci anche Giuseppe Civati, consigliere regionale in Lombardia apprezzato da una parte dei giovani del Pd e anche da Giovanni Dore, capogruppo dell'Idv.
I SOSTENITORI DI RENZI Ancora pochi i renziani convinti: fatta eccezione per Maurizio Chessa («c'è uno scontro generazionale in corso e io credo che la vecchia politica debba lasciar spazio ai giovani»), l'unico a dichiarare il suo appoggio al sindaco di Firenze, in tanti aspetteranno prima di sciogliere le riserve. Andrea Scano, Fabrizio Rodin e Francesco Ballero decideranno entro la prossima settimana, quando programmi, candidature e soprattutto i riflessi sulla politica regionale saranno più chiari.
VENDOLA Ma la grande attesa sarà per il risultato di Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia sostenuto dall'intero gruppo di Sel e ovviamente da Massimo Zedda: alle primarie del gennaio 2011 - per la candidatura alle amministrative - il sindaco riuscì a portare alle urne 2.588 persone, contro le 1.924 preferenze del senatore del Pd Antonello Cabras. Un exploit basato sul coinvolgimento di molti giovani e dei delusi del centrosinistra che ora carica di aspettative il movimento a sostegno dell'esponente di Sinistra ecologia e libertà: «In questo caso si parla di politica nazionale e di un progetto per il Paese, quindi i presupposti delle primarie sono diversi da quelli che portarono Zedda alla vittoria», avverte il capogruppo in Consiglio comunale Sergio Mascia.
IN ATTESA C'è poi il gruppo degli indecisi, o meglio di quelli che aspettano indicazioni precise da Roma o dai propri punti di riferimento in Regione. Potrebbero essere loro l'ago della bilancia in una competizione ancora alla ricerca di un vero favorito.
Michele Ruffi
Sul suo collega di Firenze: «Buon rapporto, ma guidare il Paese è diverso»
Zedda, il vendoliano di ferro
Il sindaco: maggioranza unita, nessun rimpasto in Giunta
Chi sosterrà Massimo Zedda alle primarie del centrosinistra? «Ovviamente Nichi Vendola», risponde il sindaco, grande esperto di primarie e profondamente convinto che gli outsider possano avere più di qualche speranza di vincere. L'obiettivo è quello di ripetere la storia, cioè la vittoria - inattesa - di Zedda (che a gennaio del 2011 era consigliere comunale e regionale) sul senatore del Pd Antonello Cabras e su Filippo Petrucci, Giuseppe Andreozzi e Tiziana Frongia (i primi due ora siedono nell'aula di Palazzo Bacaredda).
Zedda sarà al fianco del presidente della Regione Puglia sabato prossimo, in occasione della tappa di campagna elettorale per le primarie prevista in città. Nessun dubbio sulla scelta, nonostante la vicinanza del sindaco al suo collega di Firenze Matteo Renzi: «L'ho visto di recente a Roma, abbiamo un buon rapporto, ma qui c'è in ballo la guida del Paese e il progetto che si ha per rilanciarlo», spiega Zedda alla fine della conferenza stampa per annunciare la riapertura dell'Anfiteatro romano.
Le pressioni del centrosinistra in Consiglio comunale, in particolare quelle della sponda Pd (che ha chiesto «più collegialità nelle decisioni») non preoccupano il sindaco: «La maggioranza? La vedo unita. C'è qualcosa da registrare, questo credo sia normale, ma andrò avanti con questa Giunta, che va benissimo». Il vertice di maggioranza sullo stato di salute del centrosinistra, che alcuni avrebbero voluto organizzare per la prossima settimana, rischia di slittare: «Prima dobbiamo riunirci per discutere il Piano di utilizzo dei litorali». ( m.r. )