La denuncia della provincia
CAGLIARI A Pirri il rischio idrogeologico ha lasciato tracce molto pesanti. Ancora più tragiche sono state quelle di Capoterra. Ma anche in molte altre aree della provincia il dissesto è evidente. Nello stesso tempo la Provincia, competente su questo tipo di problema, ha le mani legate. Fino al 2012 ha effettuato numerosi interventi e ha un credito di 1.179.398,18 euro «ma questo non può essere utilizzato per mancanza di cassa - precisa la consigliera provinciale Rita Corda (Pd) in una mozione - e nonostante numerosi i solleciti con cui è stato chiesto alla Regione l'accredito delle somme dovute». In questo quadro e come è emerso nella recente seduta consiliare del primo ottobre, la situazione resta molto critica. Eppure «in assenza di finanziamenti - prosegue Corda - la Provincia non può produrre condizioni di sicurezza o, quantomeno, di riduzione del rischio idraulico nelle aree attraversate dal reticolo idrografico che la Regione, con propria legge, le ha affidato». Ma i danni di questi ultimi tempi dicono che «non è più rinviabile un piano di prevenzione del rischio idrogeologico da predisporre d'intesa coi Comuni, le associazioni di protezione civile della Provincia di Cagliari e la Regione sarda». Allo stato attuale, inoltre, le risorse proprie e quelle a destinazione vincolata sono esaurite e la Provincia non può far fronte alle numerose richieste di interventi di Comuni, protezione civile, Prefettura nonché a esposti presentati alla Procura della Repubblica da cittadini che paventano danni a cose o persone. Nella mozione la consigliera Corda ricorda anche che «la normativa Pai (Piano assetto idrogeologico) impone l'adozione di interventi non strutturali di protezione civile quali informazione e formazione della popolazione potenzialmente interessata al rischio, monitoraggio e allerta e inibizione del traffico veicolare».