Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Prostituzione, affare da 2,5 milioni

Fonte: L'Unione Sarda
12 ottobre 2012


Ogni mese numeri da capogiro per il mercato del sesso. In un anno già scoperte dieci case chiuse
 

La Questura: 60 lucciole sui marciapiedi, 130 ricevono in casa
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Dieci case d'appuntamento chiuse dalla Squadra Mobile nel giro di un anno - quasi una al mese - sono certamente un record, ma non danno l'esatta misura di quanti soldi muova realmente il business della prostituzione in città. L'industria del sesso a pagamento è molto più vasta e sinora le inchieste giudiziarie sono riuscite a colpire solo una piccola fetta della torta.
 

OTTO EURO AL MESE Secondo le stime della Questura, approssimate per difetto, i cagliaritani spendono in media 8 euro al mese per comprare qualche minuto d'amore mercenario. E in questa statistica sono compresi tutti - quindi anche chi, la stragrande maggioranza, non è mai stato con una squillo - anche se bisogna considerare che una parte consistente dei clienti arriva dai paesi dell'hinterland e spesso persino dalle altre province. Le lucciole che esercitano in casa o in albergo sono almeno 130 e tutte assieme incassano ogni mese circa un milione e 200 mila euro, cifra che quasi raddoppia con quelle che battono i marciapiedi. Queste ultime, secondo gli ultimi monitoraggi degli agenti della sezione antiprostituzione della Mobile guidati dal dirigente Leo Testa, sono dalle 50 alle 60, sparpagliate in varie parti della città secondo precisi criteri di etnia e prezzo. Cifre spaventose, che spesso finiscono per gonfiare le casse di spietate organizzazioni criminali con articolazioni in Italia e all'estero.
 

IL BUSINESS DELLE CASE C'è poi l'indotto, rappresentato dai tanti privati, il più delle volte cagliaritani estranei alle reti criminali, che affittano in nero e a prezzi da resort di lusso gli appartamenti in cui le lucciole esercitano il mestiere più antico del mondo. Gli ultimi casi scoperti ne sono un esempio: la proprietaria di un appartamento di via Abruzzi sequestrato la scorsa settimana incassava da ciascuna delle tre prostitute che ci lavoravano 60 euro al giorno, dunque 1800 euro al mese. Moltiplicatelo per tre e otterrete un canone mensile da capogiro, per giunta completamente esentasse. Ad oggi la Mobile ha denunciato una ventina di proprietari, quasi tutti sardi, per sfruttamento e favoreggiamento. E la metà sono donne ultra cinquantenni.
 

LE TARIFFE Ma quanto guadagna una prostituta? Le cifre variano parecchio. Le più care sono quelle che lavorano in appartamento, che adescano i clienti con annunci sui siti internet e sui giornali, la cui tariffa per una prestazione standard è di 70 euro, mentre l'incasso medio giornaliero è stimato in 250 - 300 euro. Sono soprattutto rumene e sudamericane, ma ci sono anche molte italiane e una decina di transessuali. Molto più varia la situazione in strada, dove si va dalle schiave nigeriane, che sono costrette a vendersi per 15 euro, alle tossicodipendenti (le più economiche) sino alle ragazze dell'est, che chiedono dai 50 euro in su a prestazione.
Massimo Ledda