Ma in tutta la provincia recuperate 1119 tonnellate di scarti lubrificati
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Oltre 1119 tonnellate di oli lubrificanti usati raccolte nella sola provincia lo scorso anno, su un totale di 3416 tonnellate recuperate in tutta la regione: considerato che quattro litri di olio possono inquinare una superficie ampia quanto un campo da calcio, la gravità del problema è presto detta. Dati e criticità del problema sono stati diffusi ieri mattina dal Consorzio obbligatorio degli oli usati (Coou) all'interno del grande camper battezzato, visto l'intento educativo per il corretto smaltimento dei rifiuti speciali, “CircOLIamo”, parcheggiato in piazza dei Centomila.
Al tavolo, tutti i rappresentanti delle politiche ambientali: l'assessore comunale ai Servizi Tecnologici Pierluigi Leo, l'assessore provinciale all'Ambiente Ignazio Tolu, il responsabile regionale del settore Gestione rifiuti Giovanni Luca Cherchi, il segretario regionale di Legambiente Vincenzo Tiana e Marco Paolilli, coordinatore della rete di raccolta del Coou. Il capoluogo “butta” bene? Così così. Perché se è vero che il 95% degli oli usati viene recuperato, è anche vero che in città non esiste ancora un centro di raccolta dei lubrificanti. «Nel piano provinciale previsto entro aprile prossimo - ha garantito Tolu - obbligherò a prevedere punti di raccolta degli oli usati, pena la mancata autorizzazione». Tirata d'orecchie del Coou all'Autorità portuale: «Una legge del 2003 obbliga i porti a realizzare ecocentri: dalle promesse non si è ancora passati ai fatti».
La giornata di sensibilizzazione è cominciata con gli alunni dell'istituto comprensivo “Giuseppe Dessì” di Villacidro che “giocavano” al riciclo; questa mattina, dalle 9 alle 11, sarà la volta degli studenti dell'istituto nautico Buccari.
Michela Seu