Anche gli enti sardi tra i protagonisti del piano Smart City, per migliorare i servizi
Dal nostro inviato
BRUXELLES Modificare in profondità l'assetto produttivo regionale, le abitudini di consumo dei cittadini e degli amministratori pubblici, e le prospettive di sviluppo della Regione. È l'obiettivo del progetto pilota Smart City - Comuni in classe A - che punta a ridurre progressivamente le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera. Il progetto è rivolto ai Comuni, veri protagonisti della prossima programmazione europea, chiamati a sviluppare una pianificazione strategica che ha nell'efficientamento energetico la pietra angolare.
COME FUNZIONA Saranno selezionate 20 “Comunità pioniere”, composte da Comuni in forma singola o associata, tra 60 amministrazioni locali che in questi mesi stanno ricevendo un servizio di assistenza tecnica dedicata per la redazione dei primi progetti, la cui adozione è prevista entro la fine dell'anno. Il piano regionale - illustrato ieri a Bruxelles dal direttore generale della Presidenza della Regione Gabriella Massidda, nel corso del seminario “Be smart, think city” - prevede che i Comuni beneficiari debbano aderire, come puntualmente si è verificato, al Patto dei sindaci, garantendo un pieno raccordo tra il livello locale, quello regionale e quello comunitario.
LE CIFRE Per dare attuazione a questo processo la Sardegna ha investito circa 34 milioni di euro provenienti dal Programma operativo Fesr 2007-2013 - Asse III Energia. Per soddisfare le esigenze dei Comuni, la Regione ha predisposto uno specifico dispositivo di ingegneria finanziaria attraverso un accordo sottoscritto con la Banca europea degli investimenti per l'istituzione del Fondo Jessica. «È un processo complesso - ha detto la Massidda durante il seminario - che aspira a modificare in profondità l'assetto produttivo regionale, le abitudini di consumo dei cittadini e degli amministratori pubblici, e le prospettive di sviluppo della Regione».
IL RUOLO DELLA SARDEGNA «Nell'aprile 2011 - ha detto il governatore Ugo Cappellacci - il Governo regionale ha adottato un pacchetto di misure sulla politica energetico-ambientale che da un lato ha favorito il raccordo con le linee di indirizzo dell'Ue e, dall'altro, ha avviato il progetto regionale Smart City - Comuni in classe A».
Il presidente si è spinto anche oltre: «Si tratta - ha aggiunto - di uno degli strumenti-chiave di cui si è dotata la Regione, in linea con le direttive strategiche dello sviluppo sostenibile e degli obiettivi comunitari e medio-lungo periodo per ridurre drasticamente le emissioni di CO2 e il rilanciare l'ambiente come grande risorsa di una crescita eco-compatibile». ( f. ma. )