Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Altri roghi nel villaggio fantasma

Fonte: L'Unione Sarda
8 ottobre 2012


MULINU BECCIU. L'assemblea degli abitanti: «Bonificate quel terreno»

Il campo rom è chiuso da luglio, ma l'emergenza diossina non è cessata. A denunciarlo sono gli abitanti di Mulinu Becciu che ieri sera si sono riuniti in assemblea in via Crespellani prima di trasferirsi sulla 554 per un sopralluogo insieme al consigliere comunale Fabrizio Rodin. I roghi notturni di materiali tossici sarebbero ripresi, seppur saltuariamente. Colonne di fumo denso e nero si ergono ogni tanto dagli sterrati vicini all'ex campo, con il risultato che il quartiere è di nuovo in allarme.
Nonostante il villaggio sia stato transennato, la stradina d'accesso è già tornata a ospitare una discarica e diverse imprese starebbero utilizzando altre aree come “inceneritori abusivi” per risparmiare sui costi dello smaltimento. «La chiusura del campo ha messo la parola fine su una situazione vergognosa», hanno spiegato Giorgio Boi e Antonio Guerrieri, fondatori del Comitato “Mulinu Becciu sicura” (già “No Diossina”) insieme a Michele Treglia e Roberto Ricciu, «ora non bisogna abbassare la guardia, altrimenti si rischia un ritorno al passato. Non sappiamo se i nuovi roghi siano opera di altri rom, chiediamo a chi di dovere di indagare. Il Comune sta facendo la sua parte: il campo è stato chiuso ed è iniziata la pulizia». Ma la strada è ancora lunghissima. La bomba ecologica deve ancora essere disinnescata. «Attualmente stiamo facendo la caratterizzazione», spiega il presidente della Commissione alle Politiche Sociali, Fabrizio Rodin, «per capire con che tipo di inquinamento abbiamo a che fare. Saranno effettuati carotaggi per verificare fino a che profondità sono arrivati i residui di combustione. Secondo le prime stime, per bonificare l'area potrebbero non bastare 2 milioni di euro».
Nel frattempo i residenti auspicano un monitoraggio. «L'ex campo è già sotto controllo», li ha rassicurati Rodin, «da questo punto di vista non c'è da preoccuparsi». L'obiettivo finale è restituire l'area al quartiere. «I residenti di Mulinu Becciu si sono sacrificati per 18 anni», ha concluso il consigliere del Pd, «ora ci piacerebbe restituire il “maltolto” realizzando nell'area dell'ex campo impianti sportivi o un bel giardino. Ovviamente non prima di un'accurata bonifica, altrimenti nessuna famiglia di Mulinu Becciu vi porterà mai i bambini a giocare». ( p.l. )