Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Coraggio bambini, venite a Doremus

Fonte: L'Unione Sarda
4 ottobre 2012


Oggi a Cagliari parte Tuttestorie, al festival i vocaboli fraintesi e reinventati dai piccoli


C'era una volta, tanti anni fa, un bambino nuorese che durante la messa, un po' annoiato, alzava lo sguardo lungo le colonne delle navate e guardando le volute dei capitelli pensava: «Quelli devono essere i noncindurre». Ne sentiva parlare la prete ogni domenica, e quanto a capire perché i noncindurre fossero sempre in tentazione , quella era roba troppo spessa.
Il poeta e scrittore per l'infanzia Bruno Tognolini a queste parole fraintese e reinventate dedicherà l'Ufficio Poetico di Tuttestorie, il festival di letteratura per ragazzi che decolla oggi alle 17 all'Exmà di Cagliari. L'autore ha raccolto, tradotto in adultese e chiosato le “Chimere bambine del linguaggio”, che hanno dato un gran lavoro al suo Ufficio e che in questi giorni gliene daranno di ulteriore: la casina all'ingresso dell'Exmà è aperta proprio per raccoglie ulteriori chimere, paroline staminali dalle quali far germinare creature mutanti e lievi e naturalmente le Tontologie dei ragazzi, striscioline di carta su cui scrivere che cosa non capisco di me stesso, del mondo e degli altri. Insomma, uno spazio e un tempo tutto dedicato a “Incomprensibile e diversamente comprensibile nella lingua misteriosa degli adulti”.
Un universo tenero e confusionario che Tognolini annunica così: «Nella fatica di capire l'italiano degli adulti i bambini incontrano parole e frasi incomprensibili. Allora le cambiano, le smontano e rimontano, approssimandole a qualcosa che capiscono. Queste buffe Chimerine del linguaggio, dopo qualche anno, si rivelano sbagliate e spariscono. Ma la Chimera è un mostro impossibile, che però nelle nostri storie non muore mai…».
E allora, giusto per fare qualche esempio di chimere e chimerine create da piccini ed ex piccini, all'Ufficio Poetico ci aspettano - tra le altre - anche “Gesù Mimetto” (incarnazione divina incerta, probabilmente piccola e buffa, menzionata dai grandi nella preghierina della sera “O Gesù Mimetto nelle tue mani…” - Bruno Tognolini), “il pisciancòra” (ambiguo personaggio, forse puzzolente, nominato dai grandi nel titolo del secondo episodio della saga di Guerre Stellari “L'Impero col Pisciancòra” - Angela Tognolini, studentessa), “Doremus”, (importante paese sardo in cui tutti volevano andare, menzionato dai grandi nel canto natalizio “Adeste fideles” al verso “Venite a Doremus” - Francesca Amat, artista), “l'apre scindere” (ascensore per andar giù, che appunto apre e scende, menzionato dai grandi nella locuzione “a prescindere” - Patrizia Rinaldi, scrittrice), “i chiottàmi” (giocattoli di peluche forse simili a orsacchiotti, fabbricati dal “Dolce Cuor del mio Gesù”, che la bambina in questione, pregando, invitava a intensificare la produzione: “Fa' chiottami sempre più” - Bianca Pitzorno, scrittrice), “il voto settimo” (voto scolastico che, secondo l'alunno Mattia, è da intercalare fra Buono e Ottimo - Valeria Pritoni, maestra), “il servizio da me” (servizio da te in miniatura di una bambina che ne era molto gelosa - Daniela Dallorto, mamma) e il meraviglioso “Marco Baleno” (nome e cognome che un bambino assegnava al noto fenomeno ottico celeste - Cristina Bellemo, mamma).