PIRRI. Struttura chiusa da anni


Non è un restauro di facciata, e non solo perché l'aspetto dell'edificio è di secondaria importanza: severo, monumentale, una “fortezza” della burocrazia degli anni Venti, durante i quali fu costruito per ospitare gli uffici che avevano il compito di riscuotere le imposte. Il recupero dell'ex Dazio, nella piazza Italia, è ormai quasi pronto: ancora poche settimane e i cittadini di Pirri potranno riappropriarsi di questo edificio storico chiuso da sei anni.
La “rinascita” è frutto di una battaglia condotta dal presidente della Municipalità Luisella Ghiani che, dopo tanti anni, è riuscita a ottenere dal Comune il trasferimento della gestione diretta dell'edificio alla Municipalità unicamente per «scopi sociali». Da qui nasce l'idea del parlamentino di realizzare nella struttura un centro polifunzionale che ospiti un Consultorio (quello più vicino si trova a Monserrato), un centro di ascolto e, più in generale, «un luogo che abbia un'utilità sociale per i cittadini di Pirri», spiega Franco Farris, vicepresidente della Municipalità.
Il Consultorio rappresenterebbe, pertanto, un punto di riferimento per tutte quelle persone che vivono in situazioni di marginalità o disagio, anziani, soggetti non autosufficienti o allontanati dalle proprie famiglie, donne incinte e con problemi familiari ed economici. «Vogliamo dare risposte ai cittadini in termini di riconoscimento di diritti e di inclusione sociale», dice ancora Farris.
Obiettivi del progetto, migliorare il benessere e la qualità della vita, facilitare l'accesso ai servizi, favorire i percorsi di inserimento lavorativo, rimuovere le discriminazioni e contrastare la violenza attraverso la cultura, la formazione e l'informazione. Una iniziativa a cui guarda con favore tutto il Consiglio. «Appoggiamo questo progetto con molta convinzione» afferma Salvatore Cuboni, esponente del Pdl, «la Municipalità dimostra di sapere interpretare un'esigenza molta sentita nel nostro territorio».
La sfida, dunque, è vinta: dopo tanti anni si recupera un edificio che rappresenta un vero e proprio simbolo di Pirri e con un investimento economico contenuto (circa trentamila euro) si dà risposta ad alcune pressanti istanze della popolazione di Pirri.
Mauro Madeddu