a cura di: Andrea Deidda
Nessun dubbio o passo indietro sulla scelta del nuovo sovrintendente del Teatro Lirico. Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, rivendica la scelta operata. Una decisione "presa all'unanimità" dal Consiglio di amministrazione dell'ente che però ha rimesso la fiducia nel presidente della fondazione. "Una scelta nel segno del rinnovamento, nessuna influenza politica. I cittadini vogliono persone che parlino chiaro e facciano scelte" queste le parole di Massimo Zedda durante la conferenza stampa di presentazione del neo sovrintendente Marcella Crivellenti.
Nessuna influenza né da destra né da sinistra sulla nomina: "Nella lista dei nomi arrivati, nonostante ci fossero alte professionalità, non c'erano elementi che mi hanno convinto, che hanno fatto scattare l'intuitu personae necessario. In questi giorni - prosegue - in si è parlato di influenze che vanno da Vendola a patti con Cappellacci e Oppi. Io dico che quando la critica preventiva parla di più fattori non è credibile". Sulla possibilità di ricorsi al Tar da parte dei candidati esclusi Zedda non ha nulla da temere: "Aspettiamo i ricorsi perchè così li vinciamo. La manifestazione di interesse è uno strumento per d'aiuto nelle nomine, ma si può non tenerne conto".
In risposta alle dure critiche giunte dai sindacati del Teatro: "Le guerre preventive mi ricordano quelle di Bush, non portano da nessuna parte. La verità è che probabilmente si era abituati a sovrintendenti che distribuivano risorse pubbliche da una parte all'altra. Aver smontato il giocattolo potrebbe essere un elemento che sta pesando. Sui fondi pubblici non si può scendere a patti".
Nel suo primo discorso davanti ai giornalisti a Cagliari, la nuova sovrintendente non ha parlato di programmi: "La linea da seguire e la squadra verranno illustrate al primo Cda". Poi si è presentata: "Vengo dal mondo del teatro nel quale ho lavorato fin da giovanissima. Ho avuto l'opportunità di lavorare con grandi maestri. Ho già un'idea di squadra ma non vuol dire che sarà un'astronave di competenze che calerà sul teatro, qui ci sono tantissime persone che stimo". Ma un punto è chiaro: "La mia idea è che ci sia un' apertura del teatro verso le altre realtà culturali".
Nel pomeriggio la sfida dei sindacati alla Crivellenti: rifiutato l'invito per l'incontro