Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Serrande chiuse in continuo aumento»

Fonte: La Nuova Sardegna
3 ottobre 2012

Serrande chiuse in continuo aumento»

Il grido d’allarme della Confesercenti per il crollo di molte attività nelle vie storiche dello shopping cittadino

LA CRISI DEL COMMERCIO»I NEGOZI DEL CENTRO



ROBERTO BOLOGNESE Le vie Manno e Garibaldi vanno valorizzate con iniziative e servizi per i turisti ma anche per gli stessi cagliaritani

CAGLIARI La crisi anche nelle strade dello shopping: tra via Manno e via Garibaldi serrande che si abbassano o si stanno per abbassare. E, quando si rialzano, l'insegna è quella dei grandi marchi nazionali o internazionali dell'abbigliamento o della telefonia, gli unici che hanno forze e risorse economiche per resistere. Attività in franchising: occasioni di lavoro anche per i cagliaritani. Ma la regia non è più qui: è a Milano, Roma, Londra. Piazza Martiri, idem come sopra. L'ultimo che ha deciso di mollare è Roberto Bolognese, titolare di Hypnotic, presidente provinciale di Confesercenti. «Su diciassette attività – spiega – cinque hanno mollato o stanno per farlo. Io vado via dopo quattordici anni. Ma alcuni dicono che sono fortunato perché posso chiudere: altri, impelagati tra mutui e debiti vari, non possono farlo». Il calcolo è presto fatto: le attività in quella zona sono circa cinquecento. E ciascun negozio dà lavoro- secondo una statistica rilevata dagli stessi commercianti- a 2,7 dipendenti. Totale: una industria di oltre mille persone. «Il guaio – spiega Bolognese – è che mentre nel Sulcis le proteste e la preoccupazione possono diventare una manifestazione a Roma o davanti al Consiglio regionale, quella del commercio è una sofferenza quasi solitaria dei singoli esercenti. E silenziosa: si rischia di morire senza la possibilità di fare rumore ed essere ascoltati». Crisi ok, ma uno dei motivi è riassunto in una scenetta che si svolge proprio davanti ai suoi occhi, di fronte all'ingresso della sua attività. C'è un pullman che passa. Rallenta, quasi si ferma, perché la strada si restringe. La causa? Le transenne intorno alla statua di piazza Martiri. Non che il commercio si fermi per una transenna. Ma l'episodio diventa il simbolo di un'occasione sprecata, quella di trasformare via Garibaldi e via Manno in un gioiellino. Con una pavimentazione da centro storico (e non rattoppata con mille sfumature di grigio), con i tavolini in mezzo alla strada e senza auto o autobus. L'ultimo che ha provato a fare capire che forse è il caso di pensare a una passeggiata senza auto è stato l'ex presidente della circoscrizione Centro storico, Gianfranco Carboni. A suo modo. E cioè con una discesa a bordo di un carrucciu da piazza Costituzione a via Garibaldi. Una provocazione. Che forse sarà raccolta. Al di là di telecamere e sistemi elettronici anti furbetti serve un piano per via Manno e via Garibaldi. Piano che ancora non c'è: le idee sono anche diventate negli anni scorsi fantascientifiche simulazioni, in gergo rendering, che però sono rimaste nelle cartelle dei computer. «Necessario valorizzare – continua Bolognese – questa zona rendendola attrattiva. E questo significa organizzando le strade con servizi per i cagliaritani e i turisti. Tavolini, ma anche panchine: ce ne sono due in via Manno, ma si sono fermati lì. Un contentino e poi basta. Ma bisogna vedere che cosa succede quando arrivano i croceristi: decine di persone in fila per i bagni dei bar». Il rapporto con il Comune? C'è dialogo. «Ma ora – si lamenta Bolognese – bisogna pensare ai fatti. Cagliari sta diventando la città dei progetti. I presupposti sono ottimi. Ci sono tante idee. Ma i negozi non possono aspettare che i sogni si realizzano: il piccolo commercio è in agonia. E sembra che nessuno se ne accorga». Rimane sempre in piedi la questione parcheggi, un altro problema delle passeggiate in centro. E un'arma in meno rispetto ai centri commerciali. (s.a.)