Dalla biglietteria al vertice del teatro: la scelta di Zedda e i dubbi del Cda
Ma il Pd critica la nomina del sovrintendente
Il suo curriculum non era tra gli oltre trenta arrivati in via Sant'Alenixedda, a conferma di come la scelta abbia il copyright di Massimo Zedda: Marcella Crivellenti è il nuovo sovrintendente del teatro lirico, nomina ufficializzata ieri sera al termine di un lungo consiglio d'amministrazione. Alla fine tutti i componenti del Cda approvano il suo nome, proposto dal sindaco. Un'unanimità per nulla scontata, visto che negli ultimi giorni si sono rincorse conferme e smentite, oltre alle reazioni - non proprio soddisfatte - dei sindacati e del Partito democratico. Ma Zedda, che ha rivendicato immediatamente la paternità della scelta, non voleva lasciare ancora il teatro senza una guida: «Se non avessimo nominato oggi il sovrintendente mi sarei dimesso da presidente della fondazione», ha detto nei corridoi del lirico alla fine della riunione, tanto per far capire quanto tenesse a risolvere una situazione - sicuramente spinosa - che si portava avanti da metà aprile, quando venne trovato l'accordo per la separazione consensuale con Gennaro Di Benedetto.
IL CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE La riunione dura oltre quattro ore: il sindaco propone subito dopo le 14 la nomina di Marcella Crivellenti. È la prima volta che gli altri componenti del Cda esaminano il curriculum, che Zedda tira fuori dalla borsa un po' a sorpresa, nonostante il nome circolasse già da qualche giorno. È proprio su questo punto che il consiglio si divide: perché puntare su una persona, pur capace, che non ha nemmeno aderito alla manifestazione d'interesse pubblicata a giugno dalla fondazione? Alla fine però - su richiesta di alcuni consiglieri - viene inserita nel verbale una «assunzione di responsabilità» da parte del sindaco e la nomina passa all'unanimità, forse più per lo spettro di un commissariamento che per una reale convinzione. Alle 18.45 è lo stesso Zedda a annunciare a un gruppo di lavoratori la scelta del nuovo sovrintendente.
PD SCETTICO Scelta che, oltre alle critiche dei sindacati, incassa anche la bocciatura del Pd in Consiglio comunale: «Non siamo convinti del profilo prescelto per un ruolo così importante e delicato», scrive in un comunicato il capogruppo Davide Carta. «Ci auguriamo che la nuova sovrintendente voglia realizzare quel progetto di rilancio che il Pd ha proposto nei mesi passati. Per il teatro lirico è importante un nuovo progetto industriale, ma prima ancora è fondamentale il progetto artistico e culturale». Critico anche il collega di partito Claudio Cugusi: «Difficile pensare a una nomina più sbagliata di questa. Eppure nomi e suggerimenti non mancavano».
IL CURRICULUM È il primo incarico di alto livello per Marcella Crivellenti, che dirige una società di produzioni teatrali. In realtà si tratta di un ritorno in via Sant'Alenixedda dove, raccontano, ha lavorato in biglietteria e come segretaria dell'ex sovrintendente Pietrantonio: una scalata senza precedenti, che fa già discutere.
Michele Ruffi
Nastasi
Il dirigente
del ministero:
«Finalmente una donna»
Salvo Nastasi, direttore generale per lo Spettacolo dal vivo del ministero dei Beni culturali, è raggiante: «La nomina di Marcella Crivellenti? Mi fa molto piacere: è una persona giovane, è una donna. Finalmente, ci voleva». Precisa che il suo è un parere personale, perché «come è noto il ministero non abbia ruoli nelle nomine dei sovrintendenti delle fondazioni liriche. Non ho avuto contatti col sindaco Zedda su questa vicenda, come non ho mai contatti coi sindaci in questi casi».
Nastasi difende la scelta su tutta la linea. E a chi gli riferisce le critiche, legate soprattutto a un curriculum troppo leggero, risponde: «Io sono diventato direttore generale a trent'anni. Ho lavorato con cinque ministri diversi, ho questo incarico da ormai dieci anni. Poi non dobbiamo dimenticarci che ci sono meccanismi di controllo molto severi: il bilancio da approvare, il Cda con cui confrontarsi. Insomma: se una persona non è in grado si vede subito, ma non sarà questo il caso: si tratta di una donna preparatissima, a cui voglio dare un “in bocca al lupo”». ( m.r. )