Sit in dei dipendenti di fronte al Comune, il loro contratto scade domani
Lavoro a rischio per 80 operatori ecologici della città
Mattinata convulsa ieri in via Roma. Ai piedi del Municipio è andato in scena il dramma di 80 operatori ecologici che da lunedì saranno disoccupati perché il loro contratto scade il 30 settembre.
In prima linea padri di famiglia disperati. «Ho 37 anni, una moglie e 5 figli», si è presentato Fabrizio Melis, precario dal '99, «stiamo andando avanti con contratti rinnovati ogni 15 giorni. Da lunedì saremo a terra, che fine faremo?». Amareggiato Emanuele Boi, 35 anni. «Anch'io sono monoreddito, ho moglie e 2 figli. Al Comune lanciamo un appello: stabilizzateci!». Nel limbo lavoratori cinquantenni come Francesco Auriemma. «Alla mia età l'unica speranza è la stabilizzazione», sottolinea, «lavoro dal 2006, ho una figlia di 8 anni e ho bisogno di certezze». Il sit-in è stato promosso dall'Ugl di Piergiorgio Piu con lo slogan “Figli di un Dio minore”. Protagonisti i netturbini a tempo determinato e interinali delle società De Vizia, Cooplat e S.Germano. Alle 11 teso faccia a faccia tra il sindaco Massimo Zedda e Sergio Melis, sindacalista Ugl. Il primo cittadino si è impegnato a incontrare una delegazione la settimana prossima, nel frattempo ha rassicurato i lavoratori.
«Quando partirà il servizio di raccolta rifiuti porta a porta servirà personale». Solidarietà ai precari è stata espressa dai consiglieri Anselmo Piras e Gianni Chessa. (p.l.)